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Minacce di morte sui social a Speranza, Donini e al candidato sindaco di Bologna Lepore

L'assessore allo Sport ha dato mandato a Cathy La Torre di procedere per vie legali contro coloro che hanno rivolto insulti e minacce a commento del post su Facebook in solidarietà al ministro

Pubblicato:16-04-2021 13:33
Ultimo aggiornamento:16-04-2021 13:33

Matteo Lepore_ imagoeconomica
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BOLOGNA – Minacce di morte e insulti al ministro Roberto Speranza, all’assessore alla Sanità dell’Emilia-Romagna, Raffaele Donini, e all’assessore di Bologna Matteo Lepore. Sono spuntate nelle ultime ore sulla pagina Facebook dello stesso candidato sindaco dem sotto le Due torri, che è pronto a denunciare gli autori di quelle frasi. “Ho dato mandato a Cathy La Torre di procedere per le vie legali”, fa sapere Lepore. Nei giorni scorsi, l’assessore aveva scritto un post su Facebook in solidarietà al ministro, per gli attacchi politici ricevuti. Tra i commenti, sono arrivate anche affermazioni negazioniste condite da offese e minacce di morte, sia allo stesso Lepore sia a Speranza sia a Donini, che aveva lasciato a sua volta un commento di vicinanza e apprezzamento al ministro.

Non ho paura delle vostre intimidazioni, minacce, insulti- scrive oggi Lepore, sempre sui social- non ho paura di dire che mettere la mascherina è importante per tutelare la salute nostra e di chi ci è più caro. Non ho paura di affermare che il programma vaccinale è la strada che ci porterà fuori da questo incubo e che è importante vaccinarsi. Non ho paura di ribadire che il ministro Speranza è una persona seria e perbene che sta affrontando una delle più grandi sfide della storia del nostro paese. Sono orgoglioso di quanto Bologna sta facendo per sostenere le imprese e chi rischia di perdere il lavoro. Siamo una comunità coesa che si salverà insieme, lasciando l’odio fuori dalla porta. Non fate paura a nessuno. L’Italia saprà rimanere unita”. Tra le minacce a Speranza, considerato “un criminale di guerra”, c’è chi scrive di volerlo “mettere sotto con la macchina” o chi si augura di trovarlo “a passeggiare per strada senza scorta”. A Lepore, ‘reo’ di aver difeso il ministro, l’invito più frequente è quello di “ammazzarti subito”. E a Donini, l’accusa di essere “tutti complici. Arriverà il giorno che pagherete tutto”. Non mancano i riferimenti sessuali (“Fatevi sodomizzare”) e nemmeno frasi lapidarie come: “Norimberga per tutti i giallorossi”.

Pronta la vicinanza dello stesso Donini. “Massima stima e solidarietà Matteo- scrive l’assessore regionale, tra i commenti a Lepore- le intimidazioni, le minacce e gli insulti qualificano soltanto chi li esprime. Tu vai avanti a testa alta con il tuo amore per la città, con la tua passione politica e con la tua onestà intellettuale. Il resto si disperderà da sé”. Sostegno a Lepore arriva anche dal suo collega di Giunta a Palazzo D’Accursio e possibile sfidante alle primarie, Alberto Aitini. “Sono vergognosi questi commenti– scrive l’assessore comunale alla Sicurezza- caro Matteo ti esprimo tutta la mia solidarietà. Questi leoni da tastiera vanno senza dubbio denunciati. La violenza di queste parole non è mai da sottovalutare”. Sulla stessa linea anche il capogruppo Pd in Comune a Bologna, Roberto Fattori. “Bisogna che le persone imparino ad essere responsabili di quanto scrivono. Solidarietà a Matteo Lepore e buon lavoro a Cathy La Torre”. Incoraggiamenti infine arrivano anche dai consiglieri comunali dem Roberta Li Calzi e Nicola De Filippo.


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