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ROMA – “Auto e furgone non possono essere il nemico. Andare a 30 all’ora in città non aiuta l’ambiente. Impedire di entrare in città a chi non può permettersi la Tesla non aiuta l’ambiente e va contro il lavoro. Adoro le piste ciclabili ma in Italia molte sono pericolose per i ciclisti e dannose per l’economia del nostro Paese”. Così Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, intervenendo all’Assemblea Cna a Roma. Il ministro non cita il caso di Bologna, ma di fatto da alcuni mesi il capoluogo dell’Emilia-Romagna ha fatto molto discutere per la scelta di andare verso la ‘Città 30’, con la velocità massima dei 30 chilometri orari in tutta la viabilità cittadina (ad esclusione delle strade a scorrimento veloce).
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‘Bologna città 30’, partita in via sperimentale subito dopo l’estate, entrerà ufficialmente in vigore (quindi con il rischio di incorrere in sanzioni) a partire da gennaio. Contro questa rinnovata viabilità abbracciata dal sindaco dem Matteo Lepore si stanno battendo con forza le forze politiche di opposizione. Negli ultimi giorni, poi, Forza Italia ha presentato un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica per tentare di fermare la ‘città 30’. Trattandosi di un provvedimento che investiva l’intero territorio del Comune e non una porzione- questa è l’obiezione- la delibera aveva bisogna dell’approvazione del Consiglio comunale e non della sola Giunta come invece è avvenuto.
L’ultimo tassello dell’accesa discussione sotto le Due torri si è avuto oggi, con il sindaco Lepore che ha ricordato come a Tokyo anche le ambulanze vadano ai 30 all’ora e la Lega che lo ha duramente attaccato. Di ritrono da un viaggio in Giappone per accompagnare la tournee del Teatro comunale , oggi Lepore ha raccontato un’esperienza che lo ha “sconvolto”: vedere che nell’immensa capitale del Sol levante anche le ambulanze viaggiano ai 30. “A Tokyo non c’è un’auto parcheggiata per strada perché per avere un’auto privato bisogna avere un parcheggio, altrimenti non puoi comprarla”. E ancora: “Sono rimasto impressionato dalle ambulanze. A Tokyo il limite è ai 50 in alcune strade e ai 30 in altre, non ci sono auto parcheggiate e quindi di fianco ci sono le strisce rosse per le piste ciclabili e le strisce verdi per i pedoni. Le ambulanze con la sirena vanno ai 30 e le persone non muoiono, arrivano in ospedale. Sono rimasto sconvolto“.
Dura la replica del consigliere comunale Matteo Di Benedetto (Lega), che accusa Lepore di “follia ideologica”. Dicendo questo: “È l’ennesima posizione ideologica di un’amministrazione che è pronta a sacrificare tutto sull’altare dei propri progetti politici. È grave che anche il diritto alla salute venga considerato politicamente sacrificabile. Chiedo al sindaco di fare chiarezza. La sua posizione politica è quella di volere le ambulanze ai 30? O, come noi, ritiene giusta la legge che consente di superare i limiti quando ci sono emergenze sanitarie? Attendiamo la risposta. A questo punto da lui ci aspettiamo di tutto”, scrive Di Benedetto.
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