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VIDEO | Da oggi Bologna ha la piazzetta Guazzaloca

A Bologna oggi è stata inaugurata la piazzetta Guazzaloca, dedicata al sindaco che nel 1999 riuscì nell'impresa di 'strappare' la rossa Bologna alla sinistra: "Non è un riconoscimento retorico", dice Lepore

Pubblicato:09-12-2023 19:47
Ultimo aggiornamento:09-12-2023 19:47
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piazzetta guazzaloca
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BOLOGNA – Fu il sindaco dell’impresa che sembrava impossibile, strappare Bologna la ‘rossa’ alla sinistra, che in città governava dal Dopoguerra. Oggi il civico Giorgio Guazzaloca, morto nel 2016 dopo una lunga malattia, ha una piazzetta che porta il suo nome. Questa mattina il sindaco, Matteo Lepore, assieme alle figlie e alla moglie del suo predecessore e al cardinale Matteo Zuppi, ha scoperto la targa che intitola l’angolo tra via D’Azeglio e via IV Novembre a Guazzaloca, a due passi da Piazza Maggiore e a fianco di Palazzo D’Accursio.

OMAGGIO LEPORE A ‘GUAZZA’: “QUELLA STAGIONE DIVISE, ORA UNISCE”

“Da qui si vede la finestra del gruppo Due Torri“, in quei cinque anni di opposizione che servirono a costruire la riscossa che riportò Bologna al centrosinistra dopo la debacle del 1999, quando Giorgio Guazzaloca, numero uno dei commercianti, riuscì nell’impresa che sembrava impossibile, affermare in città un governo civico di centrodestra. “Passando da questa strada i giovani conosceranno una stagione della storia di Bologna che ci vide divisi e ora ci unisce“, dice il sindaco Matteo Lepore, prima di scoprire, assieme alle figlie e alla moglie dell’ex sindaco, la targa che intitola un pezzetto centralissimo della città, a Guazzaloca. Così, con l’intitolazione della piazzetta tra via d’Azeglio e via IV novembre si chiude un capitolo che vide la città spezzata.

Il ‘macellaio’ (l’ex primo cittadino aveva ereditato l’attività di famiglia in via Marconi) ritentò l’impresa altre due volte, prima contro Sergio Cofferati, che gli negò il secondo mandato, poi contro Flavio Delbono, ma non riuscì a ripertersi. Quelle due sconfitte hanno, forse, reso più semplice alla maggioranza che governa il capoluogo tendere la mano all’ex avversario. “Quando ci prendemmo l’impegno di intitolare nello scorso mandato, con il sindaco Virginio Merola, questa piazzetta a Guazzaloca volevamo che rappresentasse il riconoscimento a un sindaco, perché riteniamo questo ruolo molto importante. Guazzaloca è stato un innovatore della politica che ha saputo raccogliere i cittadini scontenti della gestione della città. Fu un momento che ha segnato storia di Bologna, perché dimostrò che era possibile introdurre novità nel governo della città. Questo non è un riconoscimento retorico“, assicura Lepore, rendendo l’onore delle armi all’avversario sette anni dopo la sua scomparsa.


“È dovuto. Il merito di questa giunta è di averlo capito seppure con venti anni di ritardo. È una critica. Ma anche una presa d’atto. Guazzaloca era amatissimo e non ha bisogno di queste aggiunte. Una lista civica vera è quello che servirebbe oggi: lavorare insieme senza scartare quelli che non appartengono al tuo ‘giro’. Forse meno Merola e più Lepore hanno capito che senza questo atteggiamento di apertura non si va da nessuna parte. La sinistra è in affanno e forse questo segnale è per uscire dall’affanno“, dice a margine della cerimonia Giovanni Salizzoni, che di ‘Guazza’ fu vicesindaco.

All’inaugurazione della piazzetta, del resto, hanno partecipato molti dei protagonisti di quegli anni, gli assessori e i consiglieri comunali che supportarono la giunta civica appoggiata dal centrodestra del presidente di Ascom e della Camera di commercio. “Credo che sia importante, al di là degli schieramenti, l’impegno civico e credo che Giorgio Guazzaloca sia stato un grande testimone di questo. Il primo ad aver dimostrato che le città dell’Emilia-Romagna sono contendibili è stato lui: è bene che ci sia vero dibattito e vera discussione, questo è un fatto positivo per la democrazia”, sottolinea Virginio Merola, ex sindaco oggi parlamentare del Pd.

Questo è un giorno importante per la nostra famiglia. Questa piazzetta è vicina ai posti che considerava la sua casa. Mio padre ha sempre agito con rigore etico, ha servito Bologna ma non se ne è mai servito. Non si poteva scegliere luogo più simbolico per onorare la sua memoria. Sarà felice di sapere che i bolognesi potranno trovarlo qui, in questo angolo accogliente e vivace della città”, testimonia la figlia Grazia, che ha parlato a nome della famiglia e scoperto assieme a Lepore la targa.

“Mio marito ci teneva, sperava di avere un posto vicino al suo cuore. Giorgio ha combattuto sempre, il problema è che questa città purtroppo…”, sono le parole commesse della moglie Egle.

“Guazzaloca è una delle prime persone che ho incontrato a Bologna. Ho trovato in lui un amore civico per la città. Civico non vuol dire pensare tutti la stessa cosa, ma amare la città da punti di vista diversi”, è il ricordo del cardinale Matteo Zuppi.

“Rimane indelebile la svolta che ha dato alla città dal punto di vista politico. È stato uno dei pochi a dimostrare che a Bologna sia possibile fare innovazione nella pubblica amministrazione a partire dalla politica. È stato un civico, ma ha dato alla politica un nuovo corso. Sicuramente anche il centrosinistra ha riflettuto sulla sconfitta del 1999 e ha saputo costruire un modo diverso di fare politica, molto più attento ai bisogni dei cittadini. Dopo è arrivata anche una persona come Maurizio Cevenini che ha investito sulla riconnessione sentimentale con la città. Bologna ha bisogno di dolcezza”, conclude Lepore.

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