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A Ferrara il Covid colpisce duramente le imprese femminili

A fine 2020 l'Osservatorio dell'economia della Camera di commercio ha registrato un calo dell'1,16% (contro lo 0,29% a livello nazionale), pari a 93 attività in meno rispetto al 2019 gestite da donne, che nella provincia sono il 23% del totale

Pubblicato:16-02-2021 12:09
Ultimo aggiornamento:16-02-2021 13:35
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FERRARA – La crisi si fa sentire anche sulle imprese femminili ferraresi, frenandone la tenuta che andava avanti da sei anni. A fine 2020, infatti, l’Osservatorio dell’economia della Camera di commercio registra un calo dell’1,16% (contro lo 0,29% a livello nazionale), pari a 93 attività in meno rispetto al 2019. Una perdita, scrive l’ente camerale, “ancora contenuta, ma superiore di qualche decimale a quella delle imprese non femminili, trend in controtendenza rispetto al passato”. Nel dettaglio, nella provincia di Ferrara le imprese guidate da donne sono 7.926, il 23% del totale delle imprese (a fronte di un dato nazionale del 22% e del 20,8% dell’Emilia-Romagna). E sebbene il tessuto produttivo femminile resti comunque ‘più giovane’ di quello maschile, le aziende guidate da donne con meno di 35 anni riducono la loro incidenza di 778 unità (-29 rispetto al 2019), rappresentando, ora, il 10,9% del totale, mentre nel 2019 erano l’11,2%.

Ma a “scontare i veri danni della pandemia“, evidenziano da Largo Castello, sono il commercio e attività legate al turismo, con 36 imprese femminili in meno rispetto al 2019, mentre si registrano -35 unità nei settori alloggio e ristorazione. Diminuiscono, inoltre, le imprese femminili agricole, (-9 unità) e le attività del gruppo ‘Altri servizi’, che comprendono quelli alla persona (-10 imprese), mentre “tengono, seppure a fatica, i comparti manifatturiero, noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese, costruzioni e le attività finanziarie e assicurative”. E in alcuni settori si assiste addirittura a una crescita, ad esempio nelle attività professionali (+11 unità, con una variazione del 6,1%) e in quelle immobiliari (+11 unità, +2,4%), crescita che viaggia “a ritmi superiori rispetto a quanto si registra per le imprese non femminili”.

Infine, a livello comunale la contrazione più elevata in termini assoluti viene rilevata nel Comune di Ferrara (-31), seguito da Argenta, Cento, Codigoro e Copparo, che insieme perdono 87 imprese. Si registrano, invece, variazioni positive a Goro (+33 unità rispetto al 2019), Lagosanto, Mesola e Bondeno.


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