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Dalla Nato più armi e addestramento militare all’Ucraina. Nuove sanzioni Ue alla Russia

L'Onu lancia un appello umanitario: "Servono altri 5 miliardi di euro per aiutare la popolazione ucraina"

Pubblicato:15-02-2023 11:53
Ultimo aggiornamento:16-02-2023 08:33
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armi ucraina
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Di Alessio Pisanò

STRASBURGO – “Con nove pacchetti di sanzioni in atto l’economia russa fa passi indietro e per mantenere una forte pressione ne proponiamo un decimo che prevede nuovi divieti commerciali e nuovi divieti di tecnologie verso la Russia: vale 11 miliardi di euro“. Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, al Parlamento europeo riunito in sessione plenaria a Strasburgo per discutere a un anno dall’inizio dell’offensiva militare di Mosca in Ucraina.

Von der Leyen ha sottolineato come Putin abbia perso la guerra energetica da lui stesso voluta perchè “l’acquisto del gas e del petrolio russi è diminuito di due terzi”. Con il freno al prezzo del petrolio approvato dai 27 Stati Ue, secondo la presidente, la Russia “sta perdendo 160 milioni di euro al giorno: ora le nostre previsioni di crescita sono riviste al rialzo, invece il Cremlino deve vendere oro per rimediare alle perdite sul petrolio”.


Aprendo il dibattito l’Alto rappresentante dell’Unione europea per la Politica estera e la sicurezza comune, Josep Borrell, ha parlato delle sanzioni contro la Russia definendole “un veleno a lenta azione, come l’arsenico” e ha spiegato che “il 45% della dipendenza tecnologica della Russia è legata all’Europa”. “Il rublo ha un valore artificiosamente tenuto alto”, ha aggiunto, “ma l’economia russa pagherà un prezzo altissimo per questa guerra”.

Borrell si è detto convinto “che occorre continuare a sostenere militarmente l’Ucraina ancora di più rispetto a quanto abbiamo fatto“, perché “per ottenere la pace bisogna vincere la guerra”. Due concetti che, secondo l’Alto rappresentante, “non sono due cammini contraddittori e che vanno portati in avanti di pari passo: appoggiare l’Ucraina e fare contemporaneamente più sforzi diplomatici”.

DALLA NATO PIÙ ARMI PESANTI E ADDESTRAMENTO MILITARE

I ministri della Difesa della Nato si sono impegnati a sostenere l’Ucraina con “più armi pesanti e addestramento” che permetteranno a Kiev “di spostare l’equilibrio della guerra” con la Russia a proprio vantaggio. A Bruxelles i delegati dei 30 governi hanno anche approvato le nuove linee guida del piano di difesa dell’organizzazione del Patto nord-atlantico. “Viviamo in un mondo più pericoloso, con l’atteggiamento aggressivo della Russia, la minaccia persistente del terrorismo e le nuove sfide lanciate dalla Cina“, ha sottolineato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg.

Il documento prevede un potenziamento delle capacità di difesa degli Stati per rendere la deterrenza più efficace e credibile per gli anni a venire. I ministri hanno anche analizzato le opzioni per aumentare la capacità industriale della difesa. La priorità resta riempire i depositi di armi e munizioni, “che hanno raggiunto una domanda senza precedenti viste le forniture all’Ucraina”, ha detto Stoltenberg.

APPELLO ONU: “PER AIUTARE GLI UCRAINI SERVONO ALTRI 5 MILIARDI”

Un appello a governi e donatori per raccogliere 5 miliardi e 200 milioni di euro è stato rivolto dall’Onu a governi e donatori con l’obiettivo di garantire assistenza umanitaria a oltre 11 milioni di persone in Ucraina e a circa 4 milioni e 200mila rifugiati costretti a lasciare il Paese dal conflitto armato in corso.

“Un anno dopo, la guerra continua a fare morti, a provocare distruzioni e a costringere ogni giorno le persone a lasciare le loro case” ha dichiarato Martin Griffiths, vicesegretario generale dell’Onu, responsabile del coordinamento dell’assistenza umanitaria. L’appello delle Nazioni Unite è stato diffuso a pochi giorni dall’anniversario dell’avvio dell’offensiva russa del 24 febbraio 2022.

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