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La famiglia dello spaccio, cinque arresti nel Ragusano

Operazione 'The Family'

Pubblicato:14-10-2022 15:46
Ultimo aggiornamento:14-10-2022 15:46
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carabinieri
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PALERMO – Blitz antidroga in provincia di Ragusa. I carabinieri hanno eseguito un provvedimento restrittivo nei confronti di sette persone ritenute responsabili di aver messo in piedi una casa dello spaccio a conduzione familiare a Pozzallo. Per cinque degli indagati è stato disposto il carcere, per uno l’obbligo di dimora nel comune di residenza e per una minorenne il collocamento in comunità. Tre le donne coinvolte.

TREMILA EPISODI DI SPACCIO

L’indagine, denominata ‘The family’, è stata condotta dai carabinieri della Compagnia di Modica con il coordinamento dalla Procura di Ragusa e della Procura per i minorenni di Catania. Documentate circa tremila cessioni di droga, anche a minorenni, nell’arco di pochissimi mesi: tra maggio e luglio 2021. Lo spaccio riguardava eroina e metadone, sostanze che venivano confezionate al minuto e vendute a centinaia di giovani che si recavano, alcuni anche più volte al giorno, presso l’abitazione dei principali indagati oggi arrestati.

UN INDAGATO PERCEPIVA IL REDDITO DI CITTADINANZA

L’intera famiglia coinvolta, che si approvvigionava dello stupefacente nel Palermitano da un fornitore nigeriano che è stato arrestato, si sosteneva con i proventi dello spaccio che fruttava centinaia di euro al giorno. Uno degli indagati percepiva il Reddito di cittadinanza. Nel corso dell’indagine era stato effettuato un arresto in flagranza con il sequestro di circa 110 grammi di eroina e 200 milligrammi di metadone.


COINVOLTA UNA MINORENNE

In carcere sono finiti: A.C., 63 anni; C.C., 65; L.G., 38; L.M., 61; I.O.U., 33. Obbligo di dimora per V.A., di 33 anni. Altri due indagati sono irreperibili. Le accuse, a vario titolo, sono di detenzione di droga ai fini di spaccio. Il reato sarebbe stato continuato e aggravato poiché commesso in concorso tra loro e con l’aiuto di un minorenne. Tre degli indagati sono di origine campana, il fornitore e corriere della droga è nigeriano, gli altri sono originari della zona. Quasi tutti sono pregiudicati e con precedenti specifici e, comunque, noti alle forze dell’ordine. I provvedimenti restrittivi, su richiesta della Procura di Ragusa e della Procura per i minorenni di Catania, sono stati emessi dal giudice per le indagini preliminari dei rispettivi tribunali.

L’ORIGINE DELL’INDAGINE

L’indagine è nata dopo un controllo che ha portato alla scoperta di alcuni giovani in possesso di droga a Pozzallo. A questo si è aggiunta la segnalazione di alcuni cittadini rispetto alla famiglia dedita allo spaccio. I carabinieri hanno indagato da maggio a luglio 2021: circa un centinaio gli acquirenti che si recavano nell’abitazione dove lo spaccio veniva effettuato anche grazie a una minorenne. Il punto di riferimento, però, era una donna, soprannominata “la napoletana” perché di origini campane. Sarebbe stata la “principale protagonista – dicono i carabinieri – del confezionamento delle dosi al minuto assieme al proprio convivente”. Al telefono gli indagati parlavano della droga con nomi di alimenti, mentre il termine “bomba” indicava una dose di eroina da 20 a 40 euro.

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