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Detenuto pestato nel carcere di Reggio Emilia chiede danni al ministero

L'8 aprile gip si esprime su richieste rinvio a giudizio di 10 agenti

Pubblicato:14-03-2024 17:57
Ultimo aggiornamento:14-03-2024 17:57

carcere telemedicina
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REGGIO EMILIA – Un risarcimento di 180.000 euro al ministero della Giustizia per i danni morali, fisici e psicologici patiti dal suo assistito. Lo ha chiesto oggi in tribunale a Reggio Emilia l’avvocato del detenuto di origine tunisina pestato dagli agenti lo scorso tre aprile all’interno del carcere reggiano. Il 41enne, appena dopo essere uscito dall’ufficio della direttrice, era stato denudato, incappucciato e colpito, per poi essere abbandonato in una cella di isolamento dove, per ottenere le cure mediche che chiedeva invano, si era ferito ai polsi con dei cocci ottenuti rompendo i sanitari.

La Procura reggiana ha chiesto il rinvio a giudizio per 10 operatori dell’istituto penitenziario, compresi alcuni a cui viene contestato di aver “diretto” il pestaggio ed altri che avrebbero redatto relazioni false sulle circostanze dell’accaduto. Il gip deciderà in merito l’8 aprile prossimo. Il giudice dovrà inoltre pronunciarsi sulle richieste di costituzione di parte civile avanzate nell’udienza preliminare di oggi. Sono quelle delle associazioni Antigone di Roma e Yairaiha di Cosenza che si occupano dei diritti delle persone private della libertà personale e dei Garanti nazionale e regionale dei detenuti.


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