NEWS:

Caso ‘Domenica In’, la protesta arriva sotto la sede Rai di Genova: domani il presidio in corso Europa

Nel mirino degli organizzatori anche il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti: "Complice del genocidio"

Pubblicato:14-02-2024 17:34
Ultimo aggiornamento:14-02-2024 17:38

protesta rai genova
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

GENOVA – Dopo Roma, Napoli e Torino, giovani in piazza anche sotto la sede regionale della Rai a Genova contro le parole di sostegno a Israele dell’amministratore delegato Roberto Sergio. La manifestazione, organizzata da Cambiare rotta e Osa, è convocata per domani pomeriggio a partire dalle 17.30 in corso Europa, con lo slogan “Stop genocidio, stop propaganda di guerra”. I collettivi definiscono “agghiacciante, in totale accordo con le più becere posizioni filo-israeliane”, il comunicato letto su Rai 1 da Mara Venier, dopo le polemiche generate dall’appello di Ghali sul palco di Sanremo.

LEGGI ANCHE: Caso ‘Domenica In’, dopo Napoli giovedì il presidio sotto la sede Rai di Bologna

“Sono bastate tre parole, ‘stop al genocidio’, per mobilitare i vertici della Rai a dichiarare nuovamente solidarietà incondizionata a Israele- affermano gli organizzatori- questo dimostra non solo l’asservimento dell’Italia ad Israele, ma il clima di propaganda bellicista a cui siamo sottoposti. La risposta immediata di dissenso che si è espressa in questi giorni davanti alle principali sedi Rai ha visto una reazione repressiva spropositata: violente cariche della polizia a Napoli e Torino, e denunce e a nove attivisti a Roma”. Per questo, aggiungono, “davanti alla censura, alla repressione e alla propaganda di guerra delle istituzioni e della tv di Stato rispondiamo con la lotta anche da Genova”.


Nel mirino degli attivisti anche il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, che ha ribadito il suo sostegno incondizionato a Israele. “Toti sei complice del genocidio anche tu- attacca Cambiare Rotta- le sue dichiarazioni sono specchio di un Paese che, dalla destra alla sinistra, è al servizio del militarismo dell’Unione europea e della Nato. Di fronte a questo livello di repressione e alla propaganda bellica che si intensifica rimarremo compatti al fianco della resistenza palestinese”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it