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Maxi operazione contro la ‘Ndrangheta: disarticolata la cosca Bellocco

I carabinieri di Gioia Tauro nell'operazione 'Blu Notte' hanno eseguito 65 misure cautelari per diversi reati aggravati dalle finalità mafiose

Pubblicato:13-12-2022 09:46
Ultimo aggiornamento:13-12-2022 16:13
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REGGIO CALABRIA – Sono 65 le persone destinatarie di misure da parte dei carabinieri nella Piana di Gioia Tauro (Reggio Calabria) per associazione mafiosa, porto e detenzione di armi, estorsioni, usura, traffico di droga e altri reati aggravati dalle finalità mafiose. L’operazione, denominata ‘Blu notte’ e coordinata dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, Direzione distrettuale antimafia, ha puntato a disarticolare i nuovi assetti criminali della cosca Bellocco, attiva principalmente nel territorio di Rosarno e San Ferdinando.

Le misure restrittive sono state eseguite anche in altre 15 province italiane, con ulteriori 13 arresti eseguiti anche nel Bresciano dalla Dda di Brescia nel corso dell’operazione ‘Ritorno’. Il provvedimento dell’autorità giudiziaria ha determinato, inoltre, il sequestro preventivo di una ditta attiva nel settore dello sfruttamento delle risorse boschive, il cui valore complessivo è stato stimato in 700mila euro.

L’indagine, frutto della collaborazione e coordinamento tra le Dda di Reggio Calabria e Brescia con il coordinamento della Dna, ha consentito di verificare i possibili nuovi equilibri della cosca Bellocco e le proiezioni nel Nord Italia. L’attività investigativa dei carabinieri ha permesso di individuare il cambio al vertice della cosca, ora controllata da Umberto Bellocco, figlio di Giuseppe Bellocco e nipote di Umberto Bellocco, deceduto nel 2022, al quale viene ricondotta anche la nascita della sacra corona unita pugliese, fatta risalire alla notte di Natale del 1981 all’interno del carcere di Bari.


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