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Maxi confisca da 40 milioni di euro a tre imprenditori di Reggio Calabria

Attivi nel settore edile ed immobiliare, sono ritenuti vicini alla cosca reggina dei Tegano di Archi

Pubblicato:22-11-2022 17:22
Ultimo aggiornamento:22-11-2022 17:22
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agguato nel reggino
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REGGIO CALABRIA – Beni per oltre 40 milioni di euro sono stati confiscati a tre imprenditori reggini nel corso di un’operazione congiunta della guardia di finanza e dei carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria. L’attività ha coinvolto tre professionisti, ora sottoposti a misura di sorveglianza, operanti nel settore edile, immobiliare e alberghiero. Il decreto di confisca in esecuzione fa seguito ad un analogo provvedimento eseguito, nello scorso mese di agosto, nei confronti di un altro imprenditore edile reggino, che ha consentito la definitiva acquisizione da parte dello Stato di un patrimonio complessivamente stimato in oltre 160 milioni di euro.

Secondo quanto emerso dalle indagini, due dei tre imprenditori, dalla fine degli anni ’80 al 2017, avrebbero avviato e consolidato la propria posizione imprenditoriale facendo leva sul sostegno di storiche locali di ndrangheta, in particolare quella dei Tegano del quartiere di Archi.

Nel mese di giugno 2019 la sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria aveva disposto il sequestro del patrimonio riconducibile ai tre imprenditori e, successivamente, riconoscendo la validità dell’impianto indiziario, con il provvedimento di oggi ha disposto l’applicazione della misura della confisca che riguarda: l’intero compendio aziendale di 10 imprese attive nei settori edile, immobiliare, del commercio al dettaglio di generi di monopolio e ludico, 49 immobili, quote di partecipazione al capitale di ulteriori 10 società, 38 tra terreni e fabbricati, beni mobili, nonché disponibilità finanziarie per un valore complessivamente stimato in oltre 40 milioni di euro.


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