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Arrestato a Genova il latitante di ndrangheta Pasquale Bonavota

Intercettato dai carabinieri, al vertice della cosca di Sant'Onofrio (VV), tra i ricercati più pericolosi d'Italia. Era irreperibile dal 2018

Pubblicato:27-04-2023 18:34
Ultimo aggiornamento:27-04-2023 18:34
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comuni sciolti per mafia
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REGGIO CALABRIA – E’ arrestato a Genova Pasquale Bonavota, inserito nell’elenco dei latitanti di massima pericolosità facenti parte del ‘programma speciale di ricerca’ del ministero dell’Interno. L’operazione è stata eseguita dai carabinieri del Comando provinciale di Vibo Valentia e Genova. Bonavota, 49 anni, era ricercato in quanto destinatario di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nell’ambito dell’indagine ‘Rinascita-Scott’ coordinata dal procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri, poiché ritenuto responsabile dei delitti di partecipazione ad associazione mafiosa con il ruolo di promotore della cosca Bonavota rientrante nella locale di ndrangheta di Sant’Onofrio (VV).

Bonavota, ricercato dal 28 novembre 2018 per associazione di tipo mafioso e omicidio aggravato in concorso, era l’unico esponente rimasto in stato di latitanza a seguito dell’esecuzione dell’operazione ‘Rinascita-Scott’ che ha portato all’arresto di 334 persone ritenuti appartenente alle strutture di ndrangheta della provincia vibonese.

OCCHIUTO: GRAZIE AI CARABINIERI E ALLA DDA DI CATANZARO

“La cattura di Pasquale Bonavota, esponente di spicco della ndrangheta e uno dei quattro super latitanti più ricercati d’Italia, sottolinea ancora una volta il grande impegno profuso dallo Stato nel contrasto alla criminalità organizzata. Quella di oggi è l’ennesima brillante operazione frutto di articolate indagini condotte dal Ros, dai comandi provinciali dei Carabinieri di Vibo Valentia e Genova, e dirette dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, guidata da Nicola Gratteri”. Così il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto. “A loro – aggiunge – rivolgo il mio sincero apprezzamento, quello della Regione che ho l’onore di governare, e soprattutto la gratitudine di tutti i calabresi che aspirano a un futuro libero da ogni condizionamento mafioso”.


FERRO: LO STATO NON MOLLA E INCASSA ALTRO GRANDE RISULTATO

“Ancora un latitante di massima pericolosità assicurato alla giustizia grazie alla capacità investigativa e al lavoro instancabile di magistratura e forze dell’ordine. Lo Stato non molla e incassa un altro grande risultato nell’azione di contrasto alla criminalità organizzata. Congratulazioni ai carabinieri del Ros e dei comandi provinciali di Vibo Valentia e Genova, che nel capoluogo ligure hanno catturato Pasquale Bonavota, inserito nel programma speciale di ricerca del ministero dell’Interno, nell’ambito di un’indagine condotta dalla Dda di Catanzaro guidata da Nicola Gratteri”. Così la sottosegretaria all’Interno Wanda Ferro sulla cattura di Bonavota, ritenuto dagli inquirenti al vertice dell’omonimo clan di Sant’Onofrio e ricercato per un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nella maxi-operazione Rinascita-Scott contro la ‘ndrangheta vibonese.

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