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Genova tra ricordo e speranza: svelato il progetto per il Memoriale del Ponte Morandi

Lo spazio, progettato da Stefano Boeri, ha richiesto un investimento pubblico di 9 milioni di euro

Pubblicato:13-08-2021 16:46
Ultimo aggiornamento:13-08-2021 16:47

memoriale ponte morandi genova
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GENOVA – Uno spazio per il ricordo, per la denuncia, ma anche un luogo di rinascita e di speranza. Sarà tutto questo il “Memoriale 14.8.2018”, dedicato alle 43 vittime del crollo di Ponte Morandi, che sorgerà a Genova sotto la pila 9 del vecchio viadotto, quella che tre anni fa provocò la tragedia. Il progetto definitivo, condiviso con i familiari delle vittime, è stato presentato ufficialmente oggi dall’architetto Stefano Boeri.

Domani mattina, alla presenza dei ministri Enrico Giovanni e Marta Cartabia, i primi colpi di piccone per preparare l’area, con l’inizio dell’abbattimento di due dei tre edifici che caretterizzavano l’ex isola ecologica Amiu. Il memoriale sorgerà in un edificio di circa 800 metri quadrati, all’interno di un’area di 8.000 metri quadrati, sulla sponda sinistra del Torrente Polcevera. Un investimento da sette milioni di euro, che per volere dei parenti delle vittime saranno esclusivamente pubblici, più altri due milioni per i giardini esterni (di cui 250.000 euro di Msc foundation).

Quattro gli spazi disegnati che andranno a comporre il memoriale. Il primo, più a nord, sarà la “Casa delle famiglie”, uno spazio privato e raccolto, con un ingresso riservato ai parenti delle vittime da via Campi: sorgerà all’interno del terzo edificio ex Amiu, che verrà recuperato. La parte centrale del memoriale sarà invece costituita dal “Museo della memoria”, un percorso lineare in cinque ambienti, lungo il quale verrà raccontata la storia del ponte e della tragedia, quella dei soccorsi e della reazione della città, ma anche una testimonianza in tempo quasi reale dell’andamento delle vicende giudiziarie.


memoriale ponte morandi genova

In continuità con il museo, il terzo spazio del memoriale sarà una “Serra bioclimatica”, che ospiterà al suo interno 43 specie tra felci arboree e palme dell’Orto botanico di Genova: un edificio luminoso e leggero, a zero emissioni. Quarta e ultima area, un bar e spazio di ascolto con dehors, rivolto verso l’area verde. Quest’ultima sorgerà nella zona più vicino al torrente, lungo via Perlasca, e sarà ribattezzata “Giardini dell’Argine del Polcevera”, tante stanze verdi all’area aperta, con diversi giardini tematici. Per realizzare tutto serviranno 18 mesi dal momento in cui tutte le aree saranno effettivamente disponibili, visto che in uno dei tre capannoni ex Amiu sono conservati i reperti necessari al processo. La speranza dell’amministrazione è che il via libera possa arrivare entro fine anno.

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