
ROMA – “Verifiche su di me? Non lo so, spero che stiano verificando tutti“. Danilo Toninelli, parlamentare M5S, commenta ai microfoni di ‘6 su Radio 1’ la notizia secondo cui sarebbe coinvolto anche il suo nome nella vicenda del buco dei rimborsi nel fondo per il microcredito.
“Io ho restituito metà del mio stipendio dal marzo del 2013 ad oggi fino all’ultimo centesimo e ne sono felice- prosegue Toninelli- chi oggi ci attacca sparlando, dicendo cose come ‘rimborsopoli’, si dovrebbe vergognare perché per la prima volta nella storia della Repubblica Italiana non solo un partito politico non spolpa le tasche degli italiani, ma rifiuta 42 milioni di euro di rimborsi pubblici che ci spettavano e restituisce metà dello stipendio. Stiamo verificando perché non potevamo farlo prima. Il fondo per il microcredito che noi siamo riusciti a far aprire dormendo due notti fuori dal Ministero dell’Economia non è un fondo del M5S, è un conto corrente dello Stato a cui abbiamo fatto accesso in questi giorni dopo le notizie che sono uscite e stiamo verificando. Il fatto scandaloso è che le sanguisuga dei vecchi partiti ci stanno attaccando e stanno abbinando il pensiero che siamo persone non oneste per non aver restituito magari 100-200 mila euro di soldi che erano nostri”.
“Il conto corrente del microcredito- aggiunge- è un conto dello Stato; noi carichiamo l’estratto del bonifico del conto corrente del parlamentare e quella per noi è la prova. Se poi ci siano stati degli errori, cioè bonifici che non sono andati a buon fine o altro, per noi non è possibile verificarlo”. Sulle misure che verranno adottate dal M5S qualora dovessero essere confermate le irregolarità denunciate dal programma televisivo ‘Le Iene’, Toninelli precisa: “Chi ha barato sarà fuori ma vanno verificati. I nomi che sono stati scritti sui giornali sono sottoposti a verifica da parte del collegio dei probiviri, che è il nostro organo di valutazione interna dei comportamenti. Abbiamo creato un documento per la rinuncia alla candidatura e all’elezione e questo documento sarà firmato da coloro che hanno commesso degli errori. In Parlamento, la maggioranza 5 stelle farà sì che le votazioni per le espulsioni dal Parlamento saranno veloci”.

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