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Gli Usa criticano Israele per il raid in Siria e alzano l’allarme sull’Iran

Nel timore di una rappresaglia da parte di Teheran, Washington ha imposto restrizioni agli spostamenti dei suoi funzionari e diplomatici

Pubblicato:12-04-2024 12:08
Ultimo aggiornamento:13-04-2024 11:35

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ROMA – Il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin avrebbe denunciato in un colloquio con il suo omologo israeliano Yoav Gallant il fatto che Tel Aviv non ha informato in anticipo Washington del bombardamento sul consolato dell’Iran nella capitale siriana Damasco effettuato il primo aprile.
A riferire delle critiche è stato il quotidiano Washington Post. La sua ricostruzione è oggi in evidenza sul Times of Israel e altri giornali di Tel Aviv e Gerusalemme. Secondo Austin, il raid in Siria avrebbe accresciuto i rischi per i militari americani nella regione. In un post diffuso sui social network dopo il colloquio, il segretario ha comunque reiterato il “supporto ferreo” degli Stati Uniti per la difesa di Israele di fronte alle crescenti minacce da parte dell’Iran e dei suoi alleati regionali”.

Usa alzano allarme Iran

Nel timore di una rappresaglia da parte di Teheran, Washington ha imposto restrizioni agli spostamenti dei suoi funzionari e diplomatici. L’ambasciata americana in Israele ha comunicato che il suo staff è stato messo in guardia dall’allontanarsi dall’area di Gerusalemme, da Tel Aviv o da Be’er Sheva. Sempre secondo il Washington Post, una fonte dell’intelligence americana ha riferito che l’esecutivo di Benjamin Netanyahu si sta preparando per un’azione offensiva iraniana, “probabilmente” sul territorio di Israele, nelle prossime 24 o 48 ore. Nel bombardamento a Damasco del primo aprile sono state uccise sette persone. Tra le vittime due comandanti dei Corpi dei guardiani della rivoluzione dell’Iran, il generale Mohammad Reza Zahedi e il suo vice Mohammad Hadi Hajriahimi.


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