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Recovery, Maiorana: “Da Ue rassicurazioni su distribuzione per il Sud”

Per il suo coordinatore il Movimento Nuovo Sud, che difende i diritti del meridione, dà scacco matto ai partiti del nord"

Pubblicato:12-03-2021 17:26
Ultimo aggiornamento:12-03-2021 19:02

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NAPOLI – “La Commissione valuterà se il piano contribuisce a ‘rafforzare la coesione economica, sociale e territoriale e la convergenza’ e se risponde effettivamente alle pertinenti raccomandazioni specifiche per paese”. È questo un passaggio della risposta che la Commissione europea ha dato a Enzo Maiorana, presidente di Identità Siciliana e coordinatore del Movimento Nuovo Sud, al cui vertice c’è Gennaro De Crescenzo, che aveva chiesto a Ursula von der Leyen di “vigilare sulla ripartizione tra Nord e Sud Italia dei fondi del Recovery plan“.

“L’Italia – spiega alla Dire Maiorana – ha ricevuto la più grossa parte del Recovery, circa il 30% di 750 miliardi di euro, perché l’Europa ha usato come parametri per la divisione oltre alla popolazione dei Paesi anche il reddito pro capite e il tasso di disoccupazione. L’Italia ha ricevuto così tanto date le condizioni di basso reddito (la metà rispetto al nord) e al tasso di disoccupazione delle regioni del sud (il doppio rispetto al nord). La condizione alla base è quella di togliere le diseguaglianze tra le varie regioni della stessa nazione: l’Europa ha segnato una strada chiara. Poiché da sempre siamo stati ‘derubati’ ricevendo sempre meno di quanto ci spettasse da parte dello stato centrale, avendo già sentito che l’orientamento del precedente e attuale governo era quello di predisporre una quota pari alla percentuale di popolazione semplicemente, abbiamo capito che iniziavano a prepararsi per ulteriore furto verso il Mezzogiorno. Non avendo avuto possibilità di farci sentire dal governo – prosegue – ho ritenuto di scrivere alla Commissione europea spiegando la situazione. Gli ho detto – rimarca – che i loro soldi possono andare persi insieme alle nostre speranze. Li ho invitati a controllare che ci dessero quanto ci spetta e a pensare di interrompere l’erogazione se non si rispettano le condizioni”. Maiorana sottolinea come “rivolgersi a chi eroga i soldi è molto più importante che rivolgersi, inascoltati, ai vari governi. Ci siamo resi conto che ora il governo non può non sottostare alle indicazioni dell’Europa: oggi nella commissione troviamo un punto di riferimento forte che possa difendere le nostre istanze”.

Il presidente di Ides, a proposito della sbilanciata distribuzione di risorse economiche tra il nord e il sud dell’Italia, ricorda come poche settimane fa “Giannola, presidente Svimez, ha detto ufficialmente che dal 2000 al 2019 al Meridione sono andati 840 miliardi di euro in meno rispetto alla stessa popolazione del centro nord”. Per Maiorana “è evidente che questa sottrazione di risorse da sempre ha comportato una grave carenza di infrastrutture e servizi al sud. La cosa assurda e incostituzionale da parte dello Stato, attraverso il Parlamento, è – attacca – l’approvazione del principio della spesa storica il che significa dare più soldi ai ricchi che ai poveri: ogni anno al sud sono andati 62 miliardi di euro in meno”. Per queste ragioni Maiorana evidenzia come “il Mezzogiorno non funzioni” e come “il futuro economico nazionale non potrà migliorare se il Sud non si sviluppa economicamente”. Il movimento che difende i diritti del meridione per Maiorana “dà scacco matto ai partiti del nord”. In conclusione il coordinatore del Movimento Nuovo Sud ricorda la Rete dei Sindaci ‘Recovery Sud’ – nata per iniziativa dei sindaco pugliesi di Acquaviva delle Fonti, Davide Carlucci, e di Noicattaro, Raimondo Innamorato diventata in pochi giorni punto di riferimento per più di 180 sindaci di tutte le regioni del Sud d’Italia – che “ha ottenuto varie promesse dal governo sulla distribuzione”.


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