
ROMA – Sono necessari “nel complesso” oltre 88 miliardi di dollari per la ricostruzione dell’Iraq: lo ha detto oggi il ministro per la Pianificazione Salmane al-Joumeili, aprendo in Kuwait una conferenza internazionale che ha l’obiettivo di mobilitare sostegno e risorse dopo la caduta delle roccaforti del gruppo Stato islamico.
Agli incontri, in corso fino a mercoledi’, parteciperanno dirigenti politici, esperti e rappresentanti di ong. In primo piano sia le esigenze di carattere umanitario che le necessita’ in termini di investimenti e infrastrutture.
Il governo del primo ministro Haider Al-Abadi ha proclamato la “fine” del conflitto con lo Stato islamico due mesi fa. Secondo il presidente del Fondo per la ricostruzione dell’Iraq, Mustafa Al-Hiti, a oggi Baghdad e’ riuscita a garantirsi appena l’1 per cento delle risorse necessarie per i programmi individuati come prioritari.
La conferenza e’ co-presieduta dall’Unione Europea. Secondo Neven Mimica, commissario Ue per la Cooperazione internazionale e lo sviluppo, “l’Iraq si trova di fronte a un bivio storico” e quindi e’ “necessario agire rapidamente e ricostruire il Paese con la partecipazione di tutte le componenti della societa’”.

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