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In manette il re dei buoni pasto: ha portato al crac il Qui!Group

Gli arrestati sono in tutto sei. Contestati i reati di bancarotta fraudolenta, riciclaggio, autoriciclaggio e truffa aggravata

Pubblicato:11-07-2019 13:22
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:30

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GENOVA – Sei arresti e sequestri preventivi di beni mobili, immobili e finanziari per 80 milioni. È l’esito dell’operazione condotta dalle prime ore della mattina dalla Guardia di finanza di Genova su disposizione dell’autorità giudiziaria, nell’ambito dell’inchiesta per il fallimento di Qui! Group. Tra i destinatari delle misure cautelari, indagati a vario titolo per bancarotta fraudolenta, riciclaggio, autoriciclaggio e truffa aggravata, anche Gregorio Fogliani, fondatore del gruppo attivo nel settore della ristorazione e dei buoni pasto.

Le indagini, svolte dal nucleo di Polizia economico finanziaria di Genova, coordinate dal procuratore aggiunto, Francesco Pinto, e dal sostituto procuratore, Patrizia Petruzziello, hanno consentito di individuare reiterati episodi di bancarotta, tra cui: omessa contabilizzazione di somme da pagare per oltre 179,5 milioni, l’esposizione in bilancio di utili fittizi che venivano poi distribuiti ai soci per 3,2 milioni, l’imputazione a bilancio di costi non inerenti e il dirottamento di somme a favore di altre società riconducibili alla stessa famiglia di imprenditori per circa 42 milioni, l’acquisto di un immobile di pregio a Forte dei Marmi per euro 4,8 milioni, nonché la commissione di reati di “truffa aggravata” per euro 6 milioni nei confronti di un investitore americano, e di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche per oltre 1,1 milioni.

Le indagini condotte dei finanzieri, scrivono le Fiamme gialle in una nota, hanno dimostrato come per l’imprenditore, per i membri della sua famiglia e per gli amministratori, fosse assolutamente conoscibile sia lo stato di insolvenza in cui versava, da anni, la società, sia l’imminenza degli ulteriori fallimenti delle altre aziende riconducibili alla famiglia, con inevitabili conseguenze sia sotto il profilo occupazionale, sia sotto il profilo economico.


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