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Eccezionale grandinata a Pescara, ci sono feriti e auto distrutte

Sarebbero ingenti i danni alla pineta dannunziana, diverse le persone che si sono recate in Pronto Soccorso

Pubblicato:10-07-2019 13:45
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:30

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PESCARA – Diversi i feriti arrivati in Pronto Soccorso perché colpiti dai grandi chicchi di grandine, tra i 3 e i 5 centimetri, che hanno devastato la città. Non solo Pescara, ma tutta la costa abruzzese è stata coinvolta con tantissimi danni soprattutto alle automobili. Apocalittico lo scenario alla pineta dannunziana.

 


grandine pescara


Pini sradicati e crollati sulle auto parcheggiate letteralmente sventrate, con un autobus costretto a fermarsi in mezzo alla strada. Tutti gli uomini dei Vigili del fuoco sono impegnati in interventi in lungo e in largo in città. Diversi i sottopassaggi allagati anche a Francavilla al Mare dove, al foro, un’auto è rimasta bloccata dalla valanga d’acqua per fortuna senza danni al conducente. Tante le auto in coda dentro la galleria che la collega a Pescara, luogo dove gli automobilisti hanno trovato riparo in attesa dei soccorsi. L’allarme lo aveva dato ieri la Protezione Civile, ma una grandinata così era decisamente inattesa.

Video di Paride Colasante, pubblicato da 3BMeteo

COSTANTINI: COMUNE IMMOBILE NONOSTANTE ALLERTA

“Pescara è in ginocchio! Se la grandine è un segnale inquietante della natura; l’incuria in cui versano i tombini, l’assenza di qualsivoglia manutenzione e la mancata potatura preventiva di alberi e piante sono la spia della negligenza dell’uomo”. Come il centrosinistra anche Carlo Costantini, consigliere comunale d’opposizione del polo civico Farmo grande Pescara sceglie Facebook per commentare quanto avvenuto oggi nel capoluogo abruzzese. A differenza del centrosinistra il suo non è un attacco frontale al sindaco Carlo Masci ma a tutta la macchina amministrativa.

“Nonostante l’allerta meteo diramata nei giorni scorsi, nessuno in Comune ha predisposto l’immediata pulizia dei pozzetti per lo scolo dell’acqua piovana – sottolinea-. Sarebbe bastata questa normalissima operazione per contenere gran parte dei danni che cittadini e attività economiche stanno pagando in queste difficili ore. Torniamo al più presto alla normalità – auspica lanciando un segnale di pace -, ma subito dopo chi ha vinto le elezioni dovrà mantenere gli impegni assunti con i pescaresi e farsi carico della presentazione e della realizzazione di un insieme di interventi atti ad impedire che danni e disagi come quelli vissuti oggi possano ripetersi”.

SOSPIRI: CITTÀ FLAGELLATA, CHIEDEREMO STATO CALAMITÀ

“Ho già dato mandato alle strutture tecniche regionali di attivare tutte le procedure per il riconoscimento dello stato di emergenza e di calamità naturale nei confronti del Governo”. Lo comunica il presidente del Consiglio regionale dell’Abruzzo, Lorenzo Sospiri. Una richiesta fatta “per arginare i danni causati dalla straordinaria ondata di maltempo, che ha colpito soprattutto la costa. Occorrerà tutto il sostegno possibile delle Istituzioni per consentire all’Abruzzo di risollevarsi ancora una volta. E sono certo che insieme ne usciremo”, aggiunge.

“Purtroppo il bilancio dei danni causati al nostro patrimonio dalla grandinata prima e dalla pioggia intensa poi continuano ad aggravarsi col passare delle ore- ha sottolineato- Pescara è stata flagellata dal maltempo, un evento di portata straordinaria, con una città spezzata in due: chiuse le principali vie di collegamento, da via Marconi a via Ferrari, via del Circuito, via Di Sotto, arterie fondamentali dov’è letteralmente saltato l’asfalto e si sono rotte le condotte interrate. Allagato, addirittura, il parcheggio silos dell’ospedale civile con decine e decine di auto sommerse, per fortuna senza far registrare vittime. Ma pari danni- prosegue- si stanno registrando ovunque, a partire da ieri a Tortoreto a causa della tromba d’aria che ha investito la spiaggia, per non parlare dei danni alle nostre campagne con interi frutteti, vigneti e oliveti devastati dalla grandine”.

Oggi “i sindaci sono chiamati ad affrontare l’emergenza con l’attivazione dei Coc, subito dopo comincerà la conta dei danni che, temiamo, sarà molto pesante. Per questa ragione ho già chiesto alle strutture tecniche regionali di attivare tutte le procedure utili per richiedere lo stato di emergenza e il riconoscimento dello stato di calamità naturale. Saranno poi i sindaci a dover tempestivamente indicare i danni registrati sui propri territori sul portale della Protezione civile regionale. La Regione- conclude Sospiri- si è già attivata per superare l’ennesima emergenza che purtroppo ci ha colpiti”.

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