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Operazione antidroga tra Basilicata e Puglia, dosi pagate con reddito di cittadinanza

L'operazione 'It's business', coordinata dalla Dda della procura di Potenza, ha portato a due arresti e cinque fermi

Pubblicato:10-03-2021 13:34
Ultimo aggiornamento:10-03-2021 14:51
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droga basilicata
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POTENZA – Nella mattinata di oggi, nell’ambito dell’operazione ‘It’s business’ coordinata dalla Dda della procura di Potenza e condotta dai carabinieri, due persone di Palazzo San Gervasio sono state arrestate e cinque sono in stato di fermo con l’accusa di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti e detenzione ai fini di spaccio in concorso. L’operazione ha visto l’intervento anche del nucleo Cinofili di Tito. Le misure sono state eseguite insieme a 12 perquisizioni personali e domiciliari, nel corso delle quali nell’abitazione di una coppia del posto, poi finita in carcere in flagranza di reato, Nicoletta Loviso, di 35 anni, e Antonio Soldano, di 30, sono stati ritrovati circa 3 chili di cocaina, 6,5 chili di marjuana e una somma contante di 15.600 euro.

Contemporaneamente è stato sottoposto a sequestro un esercizio commerciale di frutta e verdura, una delle basi operative, nonché due abitazioni e quattro veicoli. Le indagini hanno messo in luce l’esistenza di un “gruppo criminale” con base operativa a Palazzo San Gervasio, in grado di spacciare cocaina e marijuana anche in altri comuni pugliesi e lucani, quali Potenza, Venosa, Tolve, Genzano di Lucania, Acerenza, Ripacandida, San Chirico Nuovo, Avigliano, Banzi, Rionero in Vulture e Spinazzola. Dalle investigazioni è emerso come il gruppo criminale acquistasse ogni mese, complessivamente, circa 2 chilogrammi di cocaina e 4 di marijuana provenienti dalla Puglia, con un introito annuo di circa 900mila euro.

Nell’ambito dell’operazione antidroga ‘It’ business’, condotta dalla Dda di Potenza che ha portato a 2 arresti e 5 fermi, è stato accertato che gli acquirenti che si recavano nel negozio di frutta e verdura – base operativa dello spaccio – dove la droga veniva quotidianamente pesata e confezionata talvolta utilizzavano la carta del reddito di cittadinanza per il pagamento delle dosi. Titolari del negozio a Palazzo San Gervasio e al capo di quella che viene definita “una stabile organizzazione a carattere marcatamente familiare” sono i fratelli Fabio e Giuseppe De Nigris. Al vertice del sodalizio c’era Fabio, gestore della “cassa” del gruppo, che dirigeva e coordinava le attività, mantenendo i contatti con altri gruppi dell’area pugliese per l’approvvigionamento di grosse quantità di droga.


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