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Terremoto, la signora Tonina a Marotta: “Gli alberghi tremavano, credevo di avere un ictus”

Il racconto di Tonina, che alle 7 era già in giro e quando è arrivato il terremoto ha visto gli alberghi tremare sul lungomare di Marotta

Pubblicato:09-11-2022 10:16
Ultimo aggiornamento:09-11-2022 10:17

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BOLOGNA – Quando la terra ha tremato stamattina la signora Tonina, a Marotta, era già a fare la sua consueta passeggiata, e in quel momento “ho visto tremare gli alberghi, credevo che mi fosse venuto un ictus o qualcosa al cuore”. E invece era il terremoto, “è stato veramente brutto”, racconta Tonina in diretta a Radio anch’io di Radio Rai1.

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LA SCOSSA SENTITA FINO A TRENTO

Quella di Tonina è solo una delle tante testimonianze che arrivano a raffica alla trasmissione radio: da Arezzo (“Sentita una scossa molto molto forte), Vicenza (è stato “come una piccola bomba”) fino a nord di Trento. Tonina ha mandato un messaggio a Radio anch’io e, ancora dal lungomare, racconta in viva voce al telefono: “Stavo iniziando la mia passeggiata mattutina e ho visto tremare gli alberghi, è stato terribile e sì che noi siamo abituati a queste a scossettine”. Anche altri ascoltatori hanno raccontato che sulle prime temevano di essere vittime di un malore invece erano scosse.


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TERREMOTO IN MARE A 30 CHILOMETRI DALLA COSTA MA SOLO 8 DI PROFONDITÀ

A Radio Anch’io Luigi D’Angelo, della Protezione civile, spiega che il terremoto si è verificato a 34 chilometri della costa davanti a Fano e Senigallia ad una profondità di otto chilometri ed è stato “avvertito in molte regioni italiane soprattutto ai piani alti”. Molti cittadini stanno chiedendo verifiche sulle condizioni delle loro abitazioni e i Vigili del fuoco si stanno attivando in questo senso. Poi siccome “sono possibili delle repliche” delle scosse, D’Angelo raccomanda alcune precauzioni: quando si avverte il terremoto, nei primissimi momenti è bene restare in casa mettendosi al riparo sotto gli architravi e lontano da pareti da cui possono cadere delle suppellettili, poi -finite le scosse- si deve scendere in strada, usando le scale, e rimanere in zone “libere da edifici”.

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