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ROMA – Il presidente Volodymyr Zelensky e alcuni funzionari militari ucraini hanno denunciato oggi un raid che sarebbe stato condotto dall’aviazione russa su un ospedale di Mariupol, città portuale in riva al mare d’Azov dove da stamane dovrebbe essere in vigore un cessate il fuoco.
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Zelensky ha pubblicato sui social network un video degli interni di una struttura devastata da un bombardamento e ha scritto: “Attacco diretto a una clinica ostretica. Persone, bambini, sono ancora sotto le macerie. Questa è un’atrocità. Per quanto ancora il mondo sarà complice, ignorando questo terrore?”.
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Mariupol. Direct strike of Russian troops at the maternity hospital. People, children are under the wreckage. Atrocity! How much longer will the world be an accomplice ignoring terror? Close the sky right now! Stop the killings! You have power but you seem to be losing humanity. pic.twitter.com/FoaNdbKH5k
— Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) March 9, 2022
In riferimento a un richiesta di interdizione al volo per l’aviazione russa che Kiev avanza da giorni, rivolgendosi probabilmente alla comunità internazionale, il presidente ha aggiunto: “Chiudete il cielo adesso! Fermate gli omicidi. Avete il potere ma sembra che stiate perdendo l’umanità”.
Nel video una persona che filma gli interni devastati dell’ospedale urla “c’è qualcuno?” ma non riceve risposta. Il raid è stato confermato da Pavlo Kyrylenko, capo militare per la regione di Mariupol. Anche l’ufficiale ha condiviso foto e video del bombardamento, sostenendo che Mosca con questo raid ha “superato la linea dell’umanità”.
Il Consiglio dell’Unione Europea ha deciso oggi di inasprire ulteriormente le sanzioni verso Russia e Bielorussia con misure verso le persone coinvolte nell’offensiva militare di Mosca in Ucraina. Tra queste, 14 oligarchi e imprenditori russi insieme alle loro famiglie, operativi in settori chiave dell’economia (metallurgia, agricoltura, settore farmaceutico ed industria digitale) e 146 esponenti del Consiglio della Federazione russa, per un totale di 160 persone aggiunte nella lista nera dell’Ue, che conta attualmente 862 persone e 53 entità sanzionate.
Tra le altre misure ci sono l’esclusione di tre banche bielorusse dal sistema Swift (Belagroprombank, Bank Dabrabyt e Development Bank), il divieto di transazioni con la Banca centrale della Bielorussia, la fornitura di finanziamenti pubblici per commercio e investimenti nel Paese e il divieto di depositi superiori a 100mila euro per i cittadini bielorussi in Ue.
Sul fronte russo, l’Unione Europea ha introdotto ulteriori restrizioni per le comunicazioni via radio e sull’esportazione marittima e ha aggiunto la Russian Maritime Register of Shipping alla lista di aziende con limiti di finanziamento.
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