NAPOLI – “Giustizia” è la scritta impressa sulle magliette di molti amici e parenti di Ugo Russo, il ragazzo di 15 anni morto la notte del 1 marzo, ucciso dopo aver tentato di rapinare un carabiniere che poi gli ha sparato. Il militare 23enne è ora indagato per omicidio colposo.
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Indagato per omicidio volontario il carabiniere che ha ucciso il 15enne a Napoli
Vietati, a causa delle disposizioni di stop ai riti liturgici per contenere la diffusione del coronavirus, i funerali per l’ultimo addio a Ugo che dovevano tenersi nella chiesa dei Sette Dolori a Spaccanapoli.
Gli abitanti del quartiere hanno voluto comunque accompagnare la bara bianca con un corteo che è stato bloccato dalla polizia prima di raggiungere via Toledo.
Parenti e amici di Ugo Russo stamattina, a partire dalle 7, hanno infatti sfilato lungo i vicoli dei Quartieri Spagnoli applaudendo al passaggio del feretro del giovane. Il corteo è stato presidiato dalle forze dell’ordine. Tanti palloncini bianchi e foto del 15enne sono stati affissi lungo il percorso, dalla casa del ragazzo in Salita Paradiso a Montesanto fino a via Francesco Girardi nei Quartieri Spagnoli.
“Verità e giustizia per Ugo Russo” si leggeva su uno striscione che ha accompagnato il corteo. Poi la bara è stata caricata su un carro funebre per il trasporto in cimitero, seguito dalla madre e dal padre del 15enne in motorino.
“Ciao Ugo, per sempre ragazzo con rabbia e con amore”, è scritto su uno striscione affisso fuori alla casa dove viveva il giovane. Su un muro anche un collage di foto del ragazzo ritratto insieme alla fidanzata e agli amici.
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