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Napoli, rapina finisce in tragedia: muore ragazzo di 15 anni, amici e parenti devastano l’ospedale

Tentativo di rapina ad un carabiniere in borghese che apre il fuoco. La rabbia dei familiari porta alla chiusura del Pronto soccorso

Pubblicato:01-03-2020 10:35
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 17:04
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NAPOLI – Una rapina finita in tragedia. Questa notte, nel centro di Napoli, un ragazzo di 15 anni è morto dopo aver tentato una rapina ai danni di un carabiniere in borghese. Questi, venendo minacciato con un’arma da fuoco, avrebbe sparato con la propria pistola, colpendo il ragazzo alla testa e al torace. Il giovane è morto pochi minuti dopo il suo arrivo nel all’ospedale Pellegrini.

Il tentativo di rapina e’ avvenuto nella tarda serata di ieri in via Generale Orsini, nel quartiere di Santa Lucia, dove il ragazzo, armato di pistola e “con il volto travisato con scaldacollo e casco, e’ arrivato a bordo di uno scooter assieme ad un complice. Il carabiniere 23enne, in auto assieme ad una ragazza, sotto la minaccia dell’arma puntatagli alla tempia, dopo essersi qualificato, ha esploso tre colpi con la pistola d’ordinanza”. Cosi’ in una nota della sala stampa dell’Arma.

Le indagini sono in corso, coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli, con il Pubblico ministero che e’ intervenuto sul posto, e sono affidate ai carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Napoli.


LA RABBIA DEI FAMILIARI: DEVASTATO IL PRONTO SOCCORSO PELLEGRINI

“Questa notte, dopo il decesso di un sedicenne arrivato in pronto soccorso con ferita da arma da fuoco, il pronto soccorso del presidio ospedaliero dei Pellegrini e’ stato devastato dai familiari e amici del ragazzo. Un fatto gravissimo per il quale esprimo solidarieta’ a tutti i nostri dipendenti che ancora una volta sono stati vittime di insulti e minacce, e ancora una volta hanno continuato, nonostante tutto, a prestare assistenza ai pazienti”. Cosi’ Ciro Verdoliva direttore generale dell’Asl Napoli 1.

Il ragazzo, ferito da colpi di pistola alla testa e al torace, era stato soccorso questa notte da un’ambulanza del 118 in via Generale Giordano Orsini, nella zona di Santa Lucia. Trasportato al pronto soccorso del nosocomio della Pignasecca vani sono stati i tentativi di rianimarlo da parte dei medici.

Attestata la morte i congiunti e gli amici del giovane hanno operato un’incursione devastando gli ambienti del pronto soccorso. Sul luogo e’ intervenuta la polizia. Ingenti danni ad arredi e attrezzature e l’assenza di condizioni igienico-sanitarie tanto che il pronto soccorso e’ stato chiuso.

“Sono stato costretto”, ha aggiunto Verdoliva. “Quanto e’ accaduto ha di fatto creato condizioni che impediscono lo svolgimento delle attivita’ assistenziali di emergenza in condizioni di sicurezza, sia per i pazienti che per gli operatori”.

Dalle 7:30 l’Asl Napoli 1 Centro ha quindi dichiarato la sospensione del servizio di pronto soccorso al presidio ospedaliero, iniziando contestualmente il trasferimento di otto pazienti presenti al pronto soccorso nei reparti della stessa struttura o, con il supporto del servizio 118, in altri ospedali cittadini.

“Vista l’importanza che tale presidio ospedaliero riveste nell’ambito della rete cittadina, i tecnici – si legge nella nota della Asl – sono gia’ a lavoro per ripristinare le attivita’ assistenziali al piu’ presto“.

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