NEWS:

Hera avvia una partnership con Acr per le bonifiche: l’annuncio a Ecomondo

L'operazione prevede l'acquisizione del 60% dell'azienda dei fratelli Reggiani attiva anche nel decommissioning di impianti industriali e nei lavori civili dell'oil and gas

Pubblicato:08-11-2022 20:11
Ultimo aggiornamento:08-11-2022 20:12

hera_acr_partnership
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

BOLOGNA – “Un’operazione senza precedenti che dà vita al primo operatore nazionale nelle attività di bonifica e global service”. Hera celebra a Ecomondo, il salone della green economy di Italian Exhibition Group al via oggi a Rimini, i venti anni di attività presentando il progetto di partnership (che prevede l’acquisizione da parte della multiutility del 60% dell’azienda) con Acr dei fratelli Reggiani attiva dal 1978 nel settore delle bonifiche, del decommissioning di impianti industriali e nei lavori civili legati al settore dell’oil and gas.

“C’è grande soddisfazione, anche perché fino a ieri sera eravamo due competitor“, commenta il presidente della multiutility Tomaso Tommasi di Vignano, ricordando che “siamo sempre stati presenti a Ecomondo fin dalla nascita e quest’anno arriviamo con il botto”. L’operazione con Acr, aggiunge, ha due finalità: “La crescita dell’attività di bonifica nel portafoglio del gruppo e l’ampliamento della presenza sul territorio nazionale“.

Insomma, conferma l’amministratore delegato di Herambiente Andrea Ramonda, “siamo molto orgogliosi e contenti di unire le forze con la famiglia Reggiani che dal 1978 è leader nel suo campo in Italia”. Di certo, aggiunge, “il nostro Paese deve dare di più nella ricerca di fonti energetiche e le nostre aziende petrolifere devono impegnarsi per generare risorse nel nostro Paese”. Dunque, prosegue, occorre “dare loro una mano a gestire i rifiuti”, così da aumentarne la competitività. Hera, conclude, ha investito nel settore della plastica, ha impianti di recupero energetico e con questa partnership va “più a fondo nel mercato delle bonifiche di territori compromessi”.


hera_acr_partnership

Soddisfatti anche i fratelli Reggiani, Claudio e Alberto, per un “progetto molto importante” che unisce le forze di due imprese per le bonifiche e il campo ambientale, per il decommissioning legato ai mondi dell’oil and gas e dell’energia, dunque per una “demolizione industriale. L’obiettivo è crescere e consolidarsi”.

Al salone della green economy Hera presenta anche i dati relativi alla sua attività: nel 2021 il gruppo ha avviato a recupero il 91% della raccolta differenziata, 84% ricicato e 7% convertito in energia, alimentando un’economia circolare che impiega 18.000 lavoratori e vale 16 miliardi di euro. In particolare la differenziata nel territorio servito è al 63,5%, grazie a 61 impianti che ricevono i materiali raccolti e a 164 impianti che li riportano nel ciclo produttivo, 136 dei quali dedicati al riciclo di materia. Così sono già stati raggiunti o superati i principali obiettivi europei dell’economia circolare.

A Ecomondo Hera propone anche uno stand in materiale totalmente da riciclo con in mostra 60 opere Scart. Come precisa il direttore marketing di Herambiente Maurizio Giani si tratta di 60 pezzi unici, componenti di arredo di materiali “presi dai nostri impianti di trattamento e selezione, e trasformati in opere d’arte, dunque nel riuso più nobile e longevo”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it