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De Armas a Venezia ’79: ‘Blonde’ per rendere giustizia a Marilyn Monroe

Il film in concorso alla Mostra e dal 28 settembre su Netflix

Pubblicato:08-09-2022 18:42
Ultimo aggiornamento:08-09-2022 18:42

blonde
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LIDO DI VENEZIA – Oggi la 79esima Mostra del Cinema di Venezia si tinge di ‘biondo’. Ana de Armas è sbarcata al Lido per ‘Blonde’ (in Concorso alla kermesse) di Andrew Dominik. L’attrice cubana ha accettato di immergersi con anima e corpo in Norma Jean, per tutti Marilyn Monroe. E lo fa regalando un’interpretazione da Oscar di questa diva senza tempo tra solitudine, scandali sessuali, tristezza, senso di abbandono per essere stata una figlia non voluta, il suo essere bellissima e oggetto del desiderio, l’amore e i riflettori.

Abbiamo girato nella sua vera casa, credo che sul set lei fosse con noi. Abbiamo avuto un grande rispetto e senso di responsabilità nel renderle giustizia, come se fossimo al suo servizio”, ha raccontato Ana de Armas che, durante l’incontro, si è commossa più volte. “Lo so, quello che dico suona come un qualcosa di mistico ma abbiamo avuto tutti la stessa sensazione. Per me – ha continuato l’attrice – è stato difficile liberarmi da quel dolore, in realtà non volevo. Non volevo proteggermi perché volevo sperimentare tutto di lei. Questo film mi ha cambiato la vita“.

Per interpretate Norma Jean “ho affrontato un processo lungo e immersivo – ha raccontato de Armas – è stata una scoperta e motivo di apprendimento. Ho studiato attraverso il libro, la sceneggiatura e il lavoro con Andrew. La maggior parte del film tratta dei momenti che non conosciamo, la sfera intima lontano dai riflettori. Ho avuto spazio per creare la donna reale dietro il personaggio. Per me è stato fondamentale creare un collegamento con il suo dolore, il suo trauma. Questo mi ha permesso di arrivare alla sua verità emotiva”.


IL TRAILER

Tratto dall’omonimo bestseller di Joyce Carol Oates e dal 28 settembre su Netflix, la pellicola ripercorre in 2 ore e 46 minuti la donna oltre mito: dall’infanzia difficile con una madre (qui interpretata da Julianne Nicholson) che tenta di ucciderla all’orfanotrofio, dalla sua trasformazione in diva alle relazioni con alcuni nomi celebri, dal bambino mai nato alla sua morte. Il film non risparmia nulla e arriva sullo schermo senza filtri. Mostra la prima violenza subita dal presidente di una major, il sesso orale con John Kennedy (al quale Marilyn viene consegnata come fosse un pezzo di carne), la relazione con il manesco Joe Di Maggio (Bobby Cannavale) e con Arthur Miller (Adrien Brody), il ‘ménage à trois’ con i figli di Charlie Chaplin e di Edward G. Robinson e il bambino “non desiderato” anche se “Norma lo vuole per salvarsi dal suo stesso trauma infantile. Ma, al tempo stesso, cerca di salvare il bambino da se stessa. La sua esperienza della maternità riguarda la sua stessa madre perché quest’ultima è impazzita”.

Da questa esperienza “ho imparato a essere più empatica, ad avere più rispetto verso gli attori e le attrici che si trovano in certe situazioni. Ho compreso – ha raccontato la star cubana – la pressione dei mass media e i danni che ne conseguono. Nessuno è pronto ad affrontare questa pressione. Ho imparato a proteggermi di più, evitare di mettermi in alcune situazioni. Inoltre, ho imparato che Marilyn era molto forte”. Con Ana è stato amore a prima vista. “Quando l’ho vista in ‘Knives Out – Cena con delitto’ ho pensato subito che lei fosse la Marilyn che stavo cercando. Ana illumina lo schermo proprio come lei”, ha detto Dominik. ‘Blonde’ è prodotto dalla Plan B di Brad Pitt, anche lui a Venezia per la premiere. “Lui è stato il marchio migliore che potessimo avere per questo film, senza di lui questo lavoro non sarebbe mai esistito. Si è impegnato di più in ‘Blonde’ che in altri lavori che lo hanno visto come attore”, ha raccontato il regista.

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