Getting your Trinity Audio player ready...
|
ROMA – Nuove idee per Roma. Centro congressi di via Palermo strapieno, con decine di persone in piedi. Ospiti di eccezione gli eurodeputati Carlo Calenda, leader di Azione, e Massimiliamo Smeriglio, storico leader della sinistra romana. Questa la cornice all’interno della quale si è tenuto il battesimo di DIREzione Roma, il nuovo progetto editoriale dell’agenzia Dire nato con lo scopo di raccogliere le migliori proposte per il futuro della Capitale d’Italia in vista delle elezioni comunali del 2021. ‘DIREzione Roma’ si propone di essere il contenitore di un dibattito propositivo, che raccolga le idee dei protagonisti del nuovo dibattito cittadino: imprenditori, artisti, scrittori, commercianti, attori, cantanti, operatori sociali e naturalmente anche politici. Per la prima iniziativa si sono alternati sul palco, oltre a Calenda e Smeriglio: Giuseppe Roscioli, presidente di Federalberghi, Stefano Di Niola, segretario della Cna Roma, Tiziana Sallusti, preside del liceo Mamiani, Emma Amiconi, portavoce del comitato Tutti per Roma. E poi Paola Carra, presidente di Retake Roma, Pino Galeota, presidente dell’associazione Corviale domani, e Tiziana Ronzio, di Tor Più Bella.
In sala, tra le diverse centinaia di cittadini, erano presenti, tra gli altri, il presidente del VIII Municipio, Amedeo Ciaccheri, l’ex presidente del I Giuseppe Lobefaro, l’assessore all’Ambiente del II Municipio, Rino Fabiano, quello al Commercio del I Municipio, Tatiana Campioni e altri esponenti politici come Umberto Marroni.
Ma quali sono state le prime idee per Roma emerse dal confronto? Calenda ha proposto “poteri straordinari e soldi per la città”. Ha parlato “della necessità di un termovalorizzatore” in attesa di arrivare al 65% di differenziata. E poi della creazione, condivisa anche da Smeriglio, “del polo museale più grande del mondo che unisca Colosseo, Circo Massimo e Domus Aurea”. Sono solo le prime proposte visto che la strada è ancora lunga. Tra le due anime di questa nuova avventura del centrosinistra ci saranno delle differenze, come ad esempio potrebbe accadere sulle primarie, ma lo scopo comune e il metodo di lavoro condiviso le terrà fianco a fianco. Coma ha fatto intendere lo stesso leader di Azione dicendo: “Da domani con Smeriglio inizieremo un grande lavoro nelle periferie”. E quando, infine, un sostenitore gli ha chiesto di candidarsi, Calenda ha tagliato corto: “Non è una questione personale. Ma sono totalmente contrario alle primarie”.
“Se domani si trova un buon candidato per Roma io lo sosterrò a spada tratta. La questione di Roma non deve diventare una questione personale perché questo sarebbe l’inizio della fine”. Così il leader di Azione, Carlo Calenda, nel corso dell’evento DIREzione Roma, rispondendo ad una domanda di un sostenitore che lo indicava come miglior sindaco per Roma. “Qualsiasi cosa io dica in questo momento genererei un disastro e io non ho alcuna intenzione di generare un disastro- ha aggiunto- quello che posso dire è che da domani con Smeriglio inizieremo un grande lavoro nelle periferie”.
“Nomi per Roma ce ne sono assolutamente nel campo del centrosinistra. Ma io sono totalmente contrario alle primarie perché ci sarebbero 28 candidati su varie posizioni, perderemo sei mesi di tempo e nessuno arriverà alle primarie con un livello di visibilità forte. E poi arriva Giorgia, o magari lei no ma qualcun altro si”.
“Le primarie? Chi deve andare in campo non lo decide un’élite che si riunisce in tre in una stanza, non lo decido io né lo decide il Pd, non lo decide Calenda. Si decide dentro un meccanismo di coalizione con un percorso democratico, bisogna allargare il gioco a tutta la squadra, perché servono 200 persone brave per governare Roma. Se non lo facciamo perdiamo 6-0, 6-0″. Lo ha detto Massimiliano Smeriglio, parlamentare europeo del Pd, nel corso di ‘DIREzione Roma’. A proposito di primarie, Smeriglio crede che “siano un processo di accumulazione di forza, quando le abbiamo fatte senza barare sono state sempre un successo. Non è un processo minimale ma serve ricostruire un percorso”, ha concluso.
“Ho idee diverse da Calenda su come si deve approcciare il M5S, su come si approccia l’egemonia dei partiti di destra. Ma questo non è un tema per Roma: qui i Cinque stelle hanno governato male e il mio giudizio è definitivo: dobbiamo abbattere le destre estreme che sono tante a Roma e sono pericolose, e dobbiamo abbattere questa esperienza fallimentare di governo”, ha aggiunto Massimiliano Smeriglio. La Capitale “non è governata in questo momento, ma è una straordinaria esperienza di autogestione dove la gente si ammazza per strada. In questa fase c’è bisogno di molta irregolarità: non si può fare una partita ordinata, altrimenti perdiamo le elezioni perché oggi quel vento di estrema destra non è romano ma mondiale”, ha concluso Smeriglio.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it