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L’Ue vuole introdurre un concetto comune di genitorialità. “Varrà anche per le coppie gay”

La Commissione europea presenta la proposta di regolamento per riconoscere in tutti i Paesi membri la genitorialità stabilita in uno degli Stati

Pubblicato:07-12-2022 17:57
Ultimo aggiornamento:08-12-2022 16:57

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ROMA – Un principio di genitorialità comune, riconosciuto da tutti i Paesi membri: è questa la proposta presentata oggi dalla Commissione europea. “Quello dei bambini è l’interesse superiore, devono godere tutti degli stessi diritti. Per questo proponiamo di riconoscere in tutti i Paesi la genitorialità stabilita in uno Stato membro“, spiega il commissario Ue alla Giustizia, Didier Reynders. Una proposta che, sottolinea Reynders, “mira a garantire che i diritti fondamentali dei minori non siano messi a rischio nelle situazioni transfrontaliere interne all’Unione europea”.

“Siamo impegnati a realizzare un’Unione dell’uguaglianza, per questo motivo bisogna armonizzare il diritto internazionale privato sulla genitorialità, che dovrebbe essere riconosciuta in tutti gli Stati membri senza alcuna procedura speciale”, aggiunge il rappresentante della Commissione a proposito del regolamento in esame. Reynders specifica che la proposta di regolamento “include il riconoscimento della genitorialità di un bambino con genitori dello stesso sesso“.

VON DER LEYEN: “SE SEI GENITORE IN UN PAESE, LO SEI IN TUTTI I PAESI”

Sul tema interviene anche la presidente dell’esecutivo Ue, Ursula von der Leyen, che su Twitter si dice “fiera delle nuove regole presentate oggi sul riconoscimento della genitorialità nell’Unione europea. Vogliamo aiutare tutte le famiglie e i figli nelle situazioni transfrontalieri. Perché se sei genitore in un Paese, lo sei in tutti i Paesi”. Con tanto di emoji dell’arcobaleno, a sottolineare l’impatto che il nuovo regolamento avrebbe sulle coppie omogenitoriali con figli.


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