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A Roma le mamme straniere vanno a scuola d’italiano: “Più libere e integrate”

Al via nel Municipio III, un corso d'italiano gratuito per mamme di bambini stranieri, nella scuola dei loro figli e in orario scolastico

Pubblicato:07-11-2019 12:24
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:56

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ROMA – Al via a Roma, nel Municipio III, il progetto ‘Mamme a scuola!’, corso di italiano gratuito per mamme di bambini stranieri, nella scuola dei loro figli e in orario scolastico. Un progetto “nel quale credo molto- ha raccontato all’agenzia Dire Claudia Pratelli, assessore alle Politiche educative scuola e sport e Pari opportunità del Municipio III– un piccolo passo per un obiettivo molto più grande: la libertà delle donne. Don Milani diceva ‘L’operaio conosce 100 parole, il padrone 1000. Per questo è lui il padrone’. La subordinazione è esponenziale quando di parole ne se ne conosce neanche una”. 

“L’idea di un corso di italiano per le mamme è nata dall’esigenza di offrire uno strumento di integrazione e accoglienza per le donne straniere nel nostro paese, e l’accesso alla lingua italiana è fondamentale in questo caso. E’ un tema che considero di primaria importanza, non solo nel nostro municipio, ma ovunque. Per esempio nell’IC Fidenae, la scuola da dove partirà il progetto, l’anno scorso il 38% dei bambini della materna era straniero, e quest’anno siamo arrivati al 50% circa”, ha spiegato l’assessore. 

Di fatto, ha spiegato Claudia Pratelli, “il nostro lavoro è stato quello di mettere insieme soggetti istituzionali diversi, come la scuola, il Cpia Roma1 (Centro provinciale istruzione adulti) e il Municipio, per mettere in atto azioni concrete di inclusione. Dovrebbe essere scontato e ordinario, invece si tratta di una pratica innovativa, dato che le istituzioni fanno spesso fatica ad integrare le proprie competenze. Proprio la sinergia di questi diversi attori, invece è fondamentale per la riuscita di un progetto che ha una triplice finalità: favorire l’emancipazione femminile, promuovere l’integrazione e la cittadinanza e supportare i bambini di origine straniera nel loro percorso di studi, perché mamme più istruite sono anche un tassello fondamentale per l’integrazione e il successo scolastico dei bambini. Queste donne infatti sono spesso a casa, non hanno relazioni sociali o occasioni di interazione, e sono quelle maggiormente a rischio di marginalità e segregazione in ambito familiare. Diventa così difficile poter cercare un lavoro o occuparsi di questioni pratiche in autonomia senza la padronanza della lingua; il nostro vuole quindi essere anche un aiuto per la vita di tutti i giorni”. 


In concreto, il progetto “offre un corso gratuito di italiano nelle scuole nell’orario di lezione dei propri figli. I corsi si terranno il lunedì e giovedì mattina, saranno divisi in A1 e A2 in base al livello di partenza, e partiranno dall’IC Fidenae. Ieri, nella giornata di presentazione, abbiamo avuto già più di 30 adesioni, che sono destinate a crescere, soprattutto con il passaparola. Le donne che hanno aderito sono prevalentemente di nazionalità bengalese, ma anche nigeriane; alcune non parlano per niente l’italiano, mentre abbiamo notato che altre, pur avendo già frequentato altri corsi, non hanno poi praticato la lingua e di fatto non la parlano, pur vivendo nel nostro Paese. La spinta a volerla imparare, anche per i propri figli però è molto importante e sentita. Domani e lunedì prossimo saranno dedicati alle iscrizioni, e da giovedì prossimo si partirà effettivamente con le lezioni. I corsi, tenuti dagli insegnanti del Cpia Roma1 daranno poi la possibilità di ricevere un attestato riconosciuto che certifica la conoscenza della lingua. Un progetto altamente qualificato quindi, gratuito, e soprattutto comodo e pratico”, ha concluso l’assessore alla Dire.

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