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Su Instagram asta degli urban artist di Firenze per gli ultimi

Ventisei ore a partire da lunedì mattina per comprare le opere di 'street art': la base d'asta è 40 euro. I soldi andranno alla cooperativa sociale Cat, che a Firenze dall'85 si occupa di marginalità

Pubblicato:07-04-2020 17:01
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:06
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FIRENZE – Con la prima asta hanno racimolato un bel gruzzolo: 16.500 euro tondi, destinati all’ospedale di Careggi, una delle prime linee del ‘fronte’ per la battaglia contro il coronavirus. Così gli urban artist fiorentini, artisti seguitissimi sui social, raddoppiano mettendo in piedi su Instagram una seconda asta di opere ma stavolta per sostenere gli ultimi, quelli più al vento in questa emergenza sanitaria quanto economica. I ricavati, infatti, andranno alla cooperativa sociale Cat, che dall’85 si occupa di marginalità (migranti, accoglienza, prostituzione, senzatetto, inclusione sociale).

Le opere saranno raccolte dall’hashtag “#unitisisvolta“, mentre per l’asta vera e propria saranno a disposizione 26 ore: da lunedì prossimo alle 10 fino a mezzogiorno di martedì. Il tutto grazie ad una procedura snella: per partecipare basterà cliccare sulla foto dell’opera scelta e cominciare a ‘gareggiare’ direttamente sul post (si parte da una base d’asta di 40 euro, con un rilancio minimo di 20 euro).


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Finito il tempo, il vincitore farà un bonifico alla Cat (IBAN IT59 G030 6909 6061 0000 0146 860, con la causale “donazione liberale campagna uniti si svolta”). Una volta girata la ricevuta all’artista, avrà il suo ‘pezzo’ da collezione a fine emergenza “per non sovraccaricare i corrieri che continuano comunque a lavorare mentre noi restiamo a casa”, spiegano gli urban artist. “L’idea è donare questi soldi a chi aiuti non ne ha e non ne avrà mai, gli ultimi“, spiega all’agenzia Dire Ninjaz, tra gli artisti promotori dell’iniziativa.

“La cosa bella di queste aste è che ognuno ci mette l’apporto dei propri followers e così la cosa diventa grossa. Ed è anche bello che il cittadino aiuti la sua città” visto che “è tutto a chilometro zero”. Sulla stessa onda anche Exit, l’artista dei cuori e dei palloncini rossi: “Se ci mettiamo insieme si arriva a un bel risultato”. Dopo Careggi “vogliamo donare a chi ha più bisogno. Anche solo comprare del cibo, vorrebbe dire cambiare la vita a tante persone”.

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Il senso dell’asta è sintetizzato nelle parole con cui la Cat lancia ‘l’operazione urban artist’: “Sosteniamo chi, di fronte a questa crisi sanitaria, è più vulnerabile. Sostenere queste persone significa sostenere la salute della comunità intera. Chi non può #restareacasa, perché una casa non ce l’ha, chi vive in alloggi precari in condizioni sanitarie inadeguate all’emergenza, chi ha perso le proprie fonti di reddito e non ha reti di sostegno, chi ha una casa, ma è il luogo in cui subisce violenze, chi è vittima di tratta e grave sfruttamento lavorativo, chi è stato escluso dalle accoglienze e dai percorsi di protezione internazionale, chi vive una condizione di esclusione digitale che amplifica l’esclusione sociale, chi ha difficoltà ad accedere ai servizi sociali, chi non ha accesso alle informazioni nella propria lingua”.

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