NEWS:

Tg Politico Parlamentare del 6 giugno 2023

In questa edizione si parla di: Meloni in Tunisia per parlare di migranti; del cardinal Zuppi che incontra Zelensky in Ucraina; del caso Orlandi; di una manifestazione al maschile contro i femminicidi

Pubblicato:06-06-2023 18:17
Ultimo aggiornamento:06-06-2023 21:59
Autore:

tg politico 6 giugno
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

MIGRANTI. MELONI: INDISPENSABILE STABILIZZARE TUNISIA

“La stabilizzazione della Tunisia è indispensabile anche per l’Italia”. Giorgia Meloni vola a Tunisi per incontrare il presidente Kais Saied e promette il “pieno sostegno” dell’Italia e dell’Europa per traghettare il Paese fuori dalla acque turbolente che sta attraversando. “Sono pronta a tornare qui con Ursula von der Leyen”, promette Meloni. Al centro dei colloqui soprattutto il tema dei migranti. “Stiamo facendo un ottimo lavoro con la Tunisia- sottolinea la presidente del Consiglio- gli sbarchi sono diminuiti a maggio rispetto a marzo e aprile”. Non solo. Da Tunisi Meloni lancia l’ipotesi di una conferenza internazionale sui migranti da tenere a Roma. “La immaginiamo come un’occasione per riunire le nazioni della sponda
Sud del Mediterraneo- spiega la premier- del Medio Oriente e del Golfo”.

UCRAINA. ZUPPI INCONTRA ZELENSKY

E’ iniziata la missione di pace annunciata da papa Francesco. Il cardinale Matteo Zuppi è a Kiev per “un’iniziativa che ha come scopo principale quello di ascoltare”. Il Cremlino ha fatto sapere che non sono in programma incontri tra l’emissario del pontefice e Putin. Stamattina Zuppi ha incontrato il presidente ucraino Volodymir Zelensky. “Un incontro che si è svolto in un clima molto buono”, come lo definisce il nunzio apostolico in Ucraina, sentito dal Sir. L’inviato speciale di papa Francesco ha visitato Bucha, rendendo omaggio alle vittime sepolte nella fossa comune. Intanto continua il conflitto. Nella notte è stata colpita la diga di Nova Kakhovka costruita nel 1956 e alta 30 metri. Il suo danneggiamento, per cui Kiev e Mosca si stanno accusando a vicenda, potrebbe provocare l’inondazione dell’area circostante, compresa Kherson.

CASO ORLANDI. IL VATICANO CONTRO UNA COMMISSIONE AD HOC

Una commissione d’inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori sarebbe “un’intromissione perniciosa alle indagini già in corso”. Il promotore di giustizia vaticano, Alessandro Diddi, boccia l’ipotesi di una bicamerale che il Senato si appresta a votare per indagare sulla scomparsa delle due ragazze nel 1983. Per il rappresentante della Santa Sede “un eccesso di interesse dell’opinione pubblica può costituire un inquinamento della genuinità del lavoro che stiamo svolgendo in collaborazione con la procura di Roma”. Parole che non sono piaciute a Pietro Orlandi, fratello di Emanuela. “Mi è sembrato quasi che il promotore dicesse ‘fatevi gli affari vostri'”. Secondo il procuratore capo di Roma, Francesco Lo Voi, a decidere deve essere il Parlamento. In ogni caso, avverte, bisogna evitare “di offrire ulteriori palcoscenici a chi, già in passato, ne ha fatto uso persino per usi diversi da quelli della giustizia”.


FEMMINICIDI. LA RUSSA: UOMINI SCENDANO IN PIAZZA

Una manifestazione di “soli uomini per dare un segnale” contro la violenza sulle donne. Ignazio La Russa lancia l’idea e chiede alla popolazione maschile di scendere in piazza, dopo giorni in cui i femminicidi purtroppo occupano le prime pagine di giornali e tv. “Siamo noi uomini che dobbiamo prendere coscienza- dice il presidente del Senato- il rispetto per le donne parte in famiglia. Se vedi un figlio che non porta rispetto dico che serve un ceffone”. La Russa propone inoltre di raddoppiare il numero dei Carabinieri che si occupano dei reati di genere. “Ora sono 600- sottolinea- ne togliamo 5 per ogni altro settore e li portiamo a 1.200”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it