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Effetto Covid, crolla il rendimento degli studenti dell’Area Ocse

Presentati i risultati dell'indagine Ocse Pisa 2022. Italia nella media, ma in peggioramento. In matematica forti differenze territoriali e di genere

Pubblicato:05-12-2023 12:34
Ultimo aggiornamento:05-12-2023 12:34
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Indagine iea-lumsa
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ROMA – Il rendimento degli studenti, nel 2022, è diminuito in modo significativo in tutti i Paesi dell’area Ocse. Rispetto al 2018, si parla di un calo di -16 punti in matematica e -11 punti in lettura. Lo certificano i risultati dell’indagine Ocse Pisa 2022, resi pubblici oggi dall’istituto Invalsi. L’indagine triennale Pisa (Programme for International Student Assessment) condotta su circa 690mila studenti di 15 anni provenienti da 37 paesi Ocse e 44 economie partner, è attiva dal 2000, e mai aveva registrato un calo così esteso dall’inizio delle rilevazioni. In questo quadro, l’Italia si posiziona ancora nella media dei Paesi Ocse, anche se in peggioramento.


IN MATEMATICA ITALIA NELLA MEDIA, MA CON FORTI DIFFERENZE TERRITORIALI E DI GENERE

L’indagine 2022 si è concentrata sulla matematica. La percentuale di studenti che raggiunge almeno il livello base in matematica è del 69% (media Ocse). L’Italia, quindi, con il suo 70%, si posiziona nella media, ma con forti differenze territoriali e di genere. Al Sud, infatti, la media è del 54%, al nord si attesta attorno all’82%. L’Italia, inoltre, è anche il Paese che esprime la maggior differenza di punteggio tra ragazzi e ragazze in matematica. Se è vero, infatti, che in media in tutti i paesi Ocse i ragazzi superano le ragazze di 9 punti in matematica, in Italia si parla di più di 20 punti. Un gap che si riscontra anche nelle indagini sulla primaria e che sta aumentando, invece di diminuire, sottolineano gli esperti di Invalsi. Più della metà della variabilità dei punteggi in matematica è dovuta a differenze individuali, ma anche le scuole contano (in Italia la variabilità tra scuole è del 40%).

ITALIA SOPRA LA MEDIA IN LETTURA, IN SCIENZE SOTTO LA MEDIA OCSE

In lettura, invece, l’Italia si posiziona sopra la media (482 punti a fronte dei 476 della media Ocse), ma sempre sotto Singapore, Irlanda, Giappone, Repubblica di Corea, Taipei, Estonia, Macao, Canada, Stati Uniti e Nuova Zelanda. Nella lettura sono le ragazze a superare i ragazzi nelle competenze. In Scienze, invece, siamo sotto la media Ocse, con 477 punti contro i 485 della media. Poco sopra Turchia, Vietanam e Malta, ma al di sotto di Francia, Ungheria, Spagna, Lituania, Portogallo e Norvegia.


RISULTATI MIGLIORI DOVE LE SCUOLE SONO STATE CHIUSE MENO

L’indagine ha evidenziato come i risultati migliori siano stati ottenuti dai Paesi che hanno evitato una chiusura prolungata delle scuole: chiusura meno prolungata e minori problemi da remoto sono associati a un miglior rendimento in matematica. Ma in Italia il 63% degli studenti (media Ocse: 67%) ha affermato di aver “sentito i docenti disponibili in caso di richiesta”, e il 77% (media ocse 76%) non ha avuto problemi a trovare supporto per i compiti scolastici.

Il problema, quindi, non è la didattica digitale. In Italia, gli studenti che hanno dedicato fino a 1 ora al giorno all’apprendimento su dispositivi digitali a scuola, hanno superato di 15 punti quelli che non l’hanno fatto. Il rapporto sottolinea anche che il divieto di usare il cellulare in classe può contribuire a ridurre le distrazioni, ma potrebbe anche interrompere l’autoregolazione da parte degli studenti. In Italia il 38% riferisce di essere distratto dall’uso di dispositivi digitali durante le lezioni di matematica, in Giappone la percentuale è solo del 5%.

PUNTEGGI MIGLIORI SE I RAGAZZI TRASCORRONO DEL TEMPO INSIEME ALLE LORO FAMIGLIE

In aggiunta, i sistemi educativi che coinvolgono i genitori ottengono risultati migliori in matematica. Gli studenti con risultati migliori affermano anche di mangiare regolarmente con la propria famiglia durante un pasto principale e di trascorrere del tempo insieme a parlare.

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