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Look sobri e sorrisi, i 21 ministri giurano al Quirinale

Sorrisi garbati, look sobrio da grandi occasioni, vestiti scuri anche per le donne, con l'eccezione i Teresa Bellanova in blu elettrico e Nunzia Catalfo, in chiaro

Pubblicato:05-09-2019 13:20
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:40

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ROMA – Entrano nel Salone delle Feste del Quirinale poco prima delle 10 i 21 ministri del nuovo Governo, poi arriva il presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

E’ lui il primo a giurare ‘nelle mani’ del presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell’interesse esclusivo della Nazione”, recita la formula di rito.

Conte si affianca dopo a Mattarella e tocca ai 21 ministri sfilare davanti a loro per il giuramento. Sorrisi garbati, look sobrio da grandi occasioni, vestiti scuri anche per le donne, con l’eccezione della ministra per l’Agricoltura Teresa Bellanova in blu elettrico e quella al Lavoro Nunzia Catalfo, in chiaro. Sembra un’altra epoca rispetto al chiasso che regala la politica degli ultimi tempi.


Nella Sala delle Feste del Quirinale, come al solito, la folla di giornalisti e telecamere (“ne abbiamo accreditati 1.500, dice Giovanni Grasso, portavoce del presidente”) e i parenti dei ministri che, per la prima volta quest’anno possono assistere alla cerimonia seduti. In prima fila, accanto al portavoce del premier Rocco Casalino c’è Nunzia De Girolamo, la moglie del ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia.

Poco dietro Michela Di Biase, consigliere regionale del Lazio e moglie del ministro alla Cultura Dario Franceschini. E Virginia Saba, la fidanzata di Luigi Di Maio, accompagnata dal fratello del neo ministro degli Esteri.

Dopo il giuramento, le foto di rito dei ministri con il presidente Mattarella, il brindisi per gli auguri e via, si passa a Palazzo Chigi dove c’è l’ultima cerimonia, quella della campanella che il presidente del Consiglio Conte ha suonato per dare l’inizio al suo secondo mandato.

Chiude la giornata il primo Consiglio dei ministri, con la nomina del sottosegretario Riccardo Fraccaro. Nell’occasione il premier Conte ha comunicato ufficialmente la candidatura di Paolo Gentiloni a commissario europeo.

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