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L’addio a Benedetto XVI non fa felici i negozi: “I suoi souvenir non si vendono”

In un settore che genera un giro d'affari di 3 milioni di euro all'anno, i gadget del Papa emerito non sono molto richiesti e le cose non sono cambiate nei giorni dell'addio. "Il preferito resta Giovanni Paolo II"

Pubblicato:05-01-2023 17:06
Ultimo aggiornamento:05-01-2023 17:07

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ROMA – Souvenir e oggetti sacri con l’effige di Papa Benedetto XVI non si vendono: parola dei titolari dei numerosi negozi su via del Mascherino, nel rione Borgo a pochi passi da piazza San Pietro, che hanno tra i loro clienti fissi turisti, prelati e fedeli. Con la morte del Papa emerito, avvenuta a 95 anni lo scorso 31 dicembre, “non è aumentata la richiesta di articoli che lo ricordano” dice nel giorno dell’addio a Ratzinger una negoziante che vende oggetti liturgici e per la preghiera

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Calendari, scatoline, rosari, spille, portachiavi e magneti con l’immagine di Giovanni Paolo II e Papa Francesco affollano gli espositori dei tipici esercizi commerciali di una delle zone più turistiche della Capitale, ma per Benedetto XVI, confermano all’agenzia Dire vari venditori, tra cui anche cinesi e bengalesi, “non c’è molta scelta: neanche quando era vivo c’era grande richiesta“. “Forse – ipotizza una signora – dipende dalle foto” usate per produrre il merchandising: “Non sono molto efficaci”.


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Cesare Diporto, titolare di ‘Regali e souvenir Bisocchi’, al civico 40 spiega: “Le vendite di Papa Ratzinger non sono aumentate né diminuite con la sua morte. Noi teniamo in esposizione tutto l’anno gadget, souvenir, rosari e così via. In questi giorni abbiamo aggiunto qualcosa in più, ma molto poco. Nulla in confronto a Giovanni Paolo II, che resta in assoluto il più venduto“. A seguire, rivela il negoziante, “c’è anche Papa Francesco”.

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Il settore, che ha subito una dura battuta d’arresto durante le chiusure forzate e lo stop ai viaggi scattati con la pandemia, genera in media secondo alcune stime un giro d’affari di 3 milioni di euro all’anno. I clienti stranieri, come assicura Diporto, sono “i più numerosi, soprattutto da Filippine, Colombia, Brasile o Argentina“.

Una giornata di lavoro come le altre quella di oggi, osserva l’esercente, sebbene sia stato appena tumulato un pontefice, il primo peraltro nella storia moderna a dimettersi dall’incarico: “Ci avevano detto che ci sarebbe stata un’affluenza molto alta per i funerali a piazza San Pietro ma già a mezzogiorno l’ordine pubblico è andato via. Le persone sono andate via dalla piazza con calma, così come sono arrivate”. Una mattinata quindi di “ordinaria amministrazione”.

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