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A Roma l’evento Erasmus+ su inclusione e diversità

Gli addetti ai lavori si sono incontrati nell'Auditorium dell'INAPP per discutere dei progetti dedicati a persone con minori opportunità

Pubblicato:04-12-2023 11:25
Ultimo aggiornamento:04-12-2023 11:25
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conferenza erasmus+
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ROMA – Una giornata di riflessione sul tema dell’inclusione, partendo dalla disabilità, ma per esplorare i vari aspetti legati agli ostacoli alla partecipazione. È l’obiettivo della conferenza nazionale “Percorsi di inclusione per favorire la partecipazione a Erasmus+”, in svolgimento oggi, 4 dicembre, all’Auditorium di INAPP di Roma, in occasione della Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità.

ERASMUS+ LE STRATEGIE NAZIONALI

Durante la conferenza, che vede l’organizzazione congiunta di Erasmus+ INDIRE, INAPP e AIG, le tre Agenzie hanno presentato le rispettive strategie nazionali, adottate su indicazione della
Commissione Europea. In programma i piani di lavoro incentrati sulla valorizzazione delle diversità per rendere sempre più accessibile e inclusivo il programma Erasmus+, con l’obiettivo di stimolarne la conoscenza ed incrementare la partecipazione di nuove organizzazioni e di persone con minori opportunità. Più di altri programmi infatti, in Erasmus+ 2021-2027 si definiscono target e interventi comuni da rivolgere soprattutto alle persone con minori opportunità, si propongono definizioni condivise e obiettivi specifici che riguardano tutti i settori diversi dell’apprendimento.
Fino ad oggi, dal 1987, il programma ha sostenuto attività di mobilità e progetti di cooperazione per circa 14milioni di persone europee.
Le buone pratiche presentate coinvolgono gli ambiti della scuola, della formazione professionale, della gioventù e dell’educazione degli adulti. A far parte del programma i 27 paesi membri dell’UE a cui si
aggiungono: Macedonia del Nord, Turchia, Serbia, Norvegia,
Islanda e Liechtenstein.

LA TESTIMONIANZA

“Collaboro con una Onlus che si occupa di sostenere persone con disabilità fisica e intellettiva – spiega alla Dire Cristina Pavisic, insegnante di chimica in pensione che oggi si dedica agli adulti con disabilità nel programma Erasmus+ – abbiamo percepito che il modus operandi degli addetti ai lavori non sempre è efficace. Il problema è che talvolta ci si sostituisce alla persona richiedente, allora ci siamo confrontati con altri Paesi per capire i problemi e trovare le soluzioni. Con Germania, Croazia e Macedonia abbiamo organizzato un partenariato per offrire a educatori e assistenti strumenti per far diventare cittadini attivi gli adulti con disabilità. Il progetto, durato tre anni, ha coinvolto quattro partecipanti di ogni Paese: le persone con disabilità hanno viaggiato e partecipato con un assistente personale. Il risultato è stato una vittoria, ragazze e ragazzi sono diventati consapevoli del loro essere cittadini. La loro capacità di comunicare, collaborare e saper fare è cresciuta esponenzialmente e gli assistenti ed educatori hanno acquisito competenze per aiutarli davvero e fargli sviluppare più autonomia e indipendenza possibile”.
Il programma ERASMUS+ ha una durata di 7 anni, per ogni annualità la Commissione Europea pubblica l’invito a presentare proposte: nel 2024 il budget a disposizione è di 4,3 miliardi di euro. I fondi sosterranno esperienze transnazionali degli alunni e delle alunne delle scuole, di studenti e studentesse universitari e di formazione professionale, ma anche studentesse e studenti adulti, educatori e educatrici, personale e giovani in apprendimento non formale.


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