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Manganellate come ‘soluzione’ a proteste e movida, la Lega caccia il consigliere Venturi a Bologna

Formalmente il provvedimento di espulsione è motivato con le prese di posizione di Venturi contro i vertici della Lega a Bologna

Pubblicato:04-11-2023 16:41
Ultimo aggiornamento:04-11-2023 18:13
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giulio venturi_lega
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BOLOGNA – La Lega di Bologna espelle il consigliere comunale Giulio Venturi, portavoce del gruppo leghista a Palazzo D’Accursio. A quanto si apprende, il provvedimento è stato emesso ieri sera nel corso della riunione del direttivo provinciale convocata “per analizzare le mie dichiarazioni”, così aveva detto lo stesso Venturi alla vigilia. Venturi, nipote di Marco Biagi, da giorni era al centro delle polemiche per i suoi inviti a gestire con “pesanti manganellate” e bastonate “tra capo e collo” sia gli eccessi della movida che i blocchi del traffico attuati per protesta dagli ambientalisti, come nei recenti casi con protagonisti gli attivisti di Ultima generazione.

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LE CRITICHE AI DIRIGENTI DEL PARTITO

La Lega, per bocca del segretario cittadino Cristiano Di Martino, aveva preso le distanze da queste affermazioni ma, a quanto pare, il provvedimento di espulsione non è stato motivato con le parole di Venturi sui manganelli: bensì con le prese di posizione contro i dirigenti del partito che il consigliere ha esternato nei giorni scorsi replicando alle critiche ricevute. “Il direttivo e i dirigenti bolognesi e provinciali attuali del partito sono la causa della scomparsa della Lega dai radar in città“, ha affermato ad esempio Venturi. Dichiarazioni fuori linea possono anche capitare, è insomma il ragionamento circolato ai vertici del Carroccio, ma attacchi così non possono essere accettati.


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VENTURI POTRÀ IMPUGNARE L’ESPULSIONE

L’espulsione, comunque, non dovrebbe essere automatica: Venturi, presente al direttivo di ieri, potrà impugnarla e tentare una difesa. Se però la ‘cacciata’ dal partito diventerà effettiva, Venturi dovrà lasciare il gruppo della Lega in Comune che, a quel punto, rimarrebbe rappresentato dal solo Matteo Di Benedetto visto che l’altra consigliera eletta con il Carroccio, Francesca Scarano, è passata da tempo al misto.

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