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Albertini: “Alle Regionali in Lombardia Moratti correrà col Terzo Polo”

L'ex sindaco di Milano: "Ho ricevuto la proposta di essere capolista della lista 'Lombardia Migliore' dell'ex assessora. La sua sarà una candidatura civica, non politica"

Pubblicato:04-11-2022 17:00
Ultimo aggiornamento:04-11-2022 17:22

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MILANO – La candidatura di Letizia Moratti alle Regionali della Lombardia sarà sancita dalle due assemblee di Azione, il 19 novembre e di Italia Viva, il 25 che federeranno le due forze del Terzo Polo. Se ne dice certo l’ex sindaco di Milano Gabriele Albertini in questa intervista video alla Dire con il direttore Nico Perrone. Una candidatura “civica, non politica” che potrà drenare “quote di consenso” a destra in quel “centro non si riconosce nelle spinte demagogiche e populiste” del “sovranismo”. E Moratti potrà pescare anche nell’astensionismo volato oltre il 30% alle ultime Politiche, che vuole “una leadership neutrale rispetto alle ideologie pregresse” ma un chiaro “progetto di governo”.

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LA LISTA ‘LOMBARDIA MIGLIORE’ DI MORATTI

Albertini ha confermato di aver ricevuto da Moratti a cena la proposta di essere capolista di ‘Lombardia Migliore’, la lista che Moratti presenterà e avrà lo stesso acronimo del suo nome (L.M.), di cui sono già trapelati “dodici punti programmatici e l’elenco dei responsabili organizzativi territoriali”. “Il mio sì – ha voluto precisare Albertini – sarebbe stato certo in caso di corsa col centrodestra. Sul Terzo Polo sono ancora in riflessione, ma beh, sì dovrei…”. Brucia ancora un po’ all’ex sindaco di Milano la promessa di un seggio avanzata da Maria Elena Boschi alle ultime Politiche, seggio poi sfumato per volontà di Calenda a favore di Enrico Costa.


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Moratti non si è ancora esposta, ha spiegato ancora Albertini alla Dire “perché credo, non da suo confessore, ma in base al buon senso, sia ancora in attesa di conoscere in primis la decisione del Terzo Polo”. Del resto, ha sottolineato sornione l’ex sindaco di Milano, “il primo a fare il nome di Moratti” per la Lombardia “è stato Carlo Calenda”, mentre Renzi è andato “oltre” ipotizzando anche il coinvolgimento del Partito democratico.

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Su cosa dovrebbe fare il Pd Albertini è lapidario, chiedendosi “perché sacrificare Cottarelli a sicura sconfitta“. I dem, secondo l’ex sindaco e senatore forzista, continuano a soffrire l'”incubo che gli ha impedito” dal 1989 in poi di “trasformarsi in un partito moderno” e cioè l’idea di non dover subire “nessun sorpasso a sinistra”. A Enrico Letta Albertini riconosce “serietà e coerenza”, ma politicamente ha fatto una “scelta contradditoria, tenendo fuori i massimalisti 5 Stelle ma dentro Leu e i Verdi talebani contrari ai rigassificatori”. Il Pd secondo Albertini, doveva “stare col Terzo Polo” alle Politiche. E adesso dovrebbe ripensarci, almeno per la Lombardia.

CALENDA: “NESSUNA CANDIDATURA ANCORA ESPRESSA”

“Non abbiamo espresso ancora nessuna candidatura”. È lapidaria la risposta di Carlo Calenda alle parole dell’ex sindaco di Milano Gabriele Albertini che, intervistato dalla Dire, ha annunciato che Letizia Moratti correrà con il sostegno del Terzo Polo alle elezioni regionali in Lombardia. Se Albertini si dice sicuro che le due assemblee di Azione, il 19 novembre, e di Italia Viva, il 25, sanciranno la candidatura “civica, non politica” di Letizia Moratti, Calenda risponde che “non gli risulta”. Per il leader di Azione “non ci saranno assemblee” su questo tema: “le decisioni le prendiamo insieme”.

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