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PALERMO – Avviata la messa in sicurezza della chiesa di Santa Maria del Gesù, a Palermo, devastata dall’incendio del 25 luglio e poi visitata dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha voluto rendersi conto di persona dei danni subiti. Una prima valutazione dei danni è stata fatta nei giorni scorsi dai tecnici dell’ufficio Centro storico del Comune di Palermo, della Soprintendenza ai beni culturali e ambientali e dal Comando provinciale dei vigili del fuoco. Ora, però, è corsa contro il tempo per salvare ciò che resta della chiesa.
Messo a punto un primo piano di interventi. Una volta messa in sicurezza Santa Maria del Gesù da accessi non autorizzati, è emersa la necessità di installare al più presto una copertura provvisoria degli ambienti scoperchiati “al fine di evitare l’aggravio dei danni alle strutture murarie – dice una nota del Comune – e agli apparati superstiti” in caso di piogge. Il secondo passo sarà il recupero e la catalogazione dei frammenti di elementi artistici crollati sul pavimento della chiesa: si tratta di pezzi di marmo, apparati decorativi e monumentali danneggiati insieme con detriti edilizi. I resti saranno quindi conservati per un successivo intervento di restauro e prima di procedere alla rimozione e allo smaltimento degli sfabbricidi privi di valore.
Questi gli interventi operativi decisi: il Comune, attraverso le risorse di pronto intervento e le professionalità dell’impresa Damiga a disposizione dell’ufficio Centro storico, realizzerà le coperture provvisorie a protezione della chiesa; la Soprintendenza attuerà il servizio per la rimozione e lo smaltimento dei residui del crollo, comprese le attività scientifiche di catalogazione, recupero e conservazione dei frammenti artistici ai fini del successivo restauro utilizzando anche il proprio personale; i vigili del fuoco puntelleranno la porzione residua del solaio in cemento con travi metalliche per consentire le attività e il successivo lavoro in sicurezza al piano terra, oltre che rimuovere le altre parti di struttura a rischio crollo. Tutte le attività saranno coordinate dall’ufficio Centro storico del Comune “assicurando la massima sinergia – ancora la nota di Palazzo delle Aquile – e celerità dell’intervento in modo da mettere in sicurezza al più presto la chiesa in attesa di procedere al successivo restauro”.
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