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Innovazione, Butti: “Al prossimo G7 a guida italiana grande spazio all’IA”

Il sottosegretario annuncia: "Ci sarà un grande faro di attenzione puntato sul futuro dell'intelligenza artificiale"

Pubblicato:03-11-2023 14:25
Ultimo aggiornamento:03-11-2023 14:25
Autore:

alessio_butti
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ROMA – La Commissione Europea ha accolto con favore l’accordo raggiunto dai leader del G7 sui principi guida internazionali sull’intelligenza artificiale (IA) e su un codice di condotta volontario per gli sviluppatori di IA nell’ambito del processo Hiroshima AI.

“Il G7 2023 ha registrato un impegno sostanziale dei Paesi membri nei confronti dell’Intelligenza Artificiale e della sua variante Generativa – ha commentato Alessio Butti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione e alla Trasformazione digitaleDa gennaio toccherà all’Italia assumere la presidenza del G7 e il Presidente Giorgia Meloni ha già annunciato che vorrà connotare la presidenza italiana con un grande faro di attenzione e di azioni centrate sul futuro dell’Intelligenza Artificiale”.

Il Governo Giapponese ha elaborato 11 principi su cui basare il codice di condotta (sotto un draft dei principi), che è stato indicato come Processo di Hiroshima. L’UE sta premendo affinché´ questi Principi generali siano molto dettagliati e riflettano auspicabilmente la regolamentazione UE sull’Intelligenza Artificiale (AI Act).


“Dal prossimo gennaio toccherà all’Italia sviluppare un ampio confronto in seno al G7, con l’obiettivo di orientare il dibattito globale – ha proseguito il sottosegretario Butti – Il punto di partenza sarà proprio la presa in carico del testimone per assicurare continuità alla iniziativa già avviata. Il prossimo G7 potrà essere il G7 dell’IA. Contemporaneamente procederemo a livello nazionale con la definizione di una strategia del governo sul settore. Abbiamo già costituito la scorsa settimana il comitato di esperti di alto profilo internazionale che ci supporterà nella definizione delle linee strategiche e definiremo le politiche idonee allo sviluppo di un settore industriale fondato sulle competenze di settore, sul rilancio della ricerca e su una rinnovata collaborazione tra imprese ed università italiane. In questo quadro stiamo anche pensando ad un primo appuntamento, una sorta di chiamata generale per gli Stati Generali dell’IA italiana, che definiremo a breve”.

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