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E’ arrivato il supercomputer Leonardo: serviranno 30 tir

Al Tecnopolo prime componenti 'cevellone', operativo entro l'estate

Pubblicato:26-07-2022 10:16
Ultimo aggiornamento:28-07-2022 10:17
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BOLOGNA – “Leonardo è arrivato”. I componenti del supercomputer hanno iniziato ad arrivare questa mattina al Tecnopolo di Bologna, dove verranno assemblati nelle prossime settimane per arrivare alla messa in esercizio alla fine dell’estate. Ad entrare nella cittadella della scienza saranno quasi 5.000 server e 157 rack, per un totale di oltre 360.000 chili di peso e centinaia di chilometri di cavi.

Il tutto trasportato da 30 tir. Oggi i primi due (ne arriveranno circa quattro alla settimana) hanno consegnato 16 rack e i relativi server, ossia i “muscoli” che consentiranno al supercomputer gestito dal Cineca di poter effettuare 250 milioni di miliardi di operazioni al secondo. I rack saranno ordinatamente disposti su nove file nel Data center del Tecnopolo per il via all’installazione, che procederà via via che arriverà il materiale.

Anche l’accensione del supercomputer, fanno sapere Regione e Cineca, avverrà in modo incrementale: non si aspetterà di aver completato l’installazione di tutti i rack ma si procederà a gruppi di due file alla volta, man mano che sarà completato anche l’allacciamento alla rete elettrica e ai tubi in cui scorrerà l’acqua per il raffreddamento, posizionati sotto il pavimento.


“Oggi prende il via una nuova, decisiva fase nel percorso che vedrà l’arrivo di Leonardo al Tecnopolo”, afferma il presidente Cineca Francesco Ubertini. “Dopo aver realizzato la ‘casa’ del supercomputer, ora entriamo nell’ultimo miglio del tragitto, che porterà il nostro gioiello a prendere progressivamente vita. Si tratta di una infrastruttura unica al mondo e strategica per il futuro: una marcia in più per il nostro paese e per l’Europa”.

Nei giorni scorsi ha compiuto i primi passi, con la scelta dei vertici della fondazione Icsc, il nuovo centro nazionale di Supercalcolo. Ifab, la fondazione per lo sviluppo dei Big Data e l’Intelligenza artificiale, si candida di fare da ponte tra il centro e le aziende. Afferma Marco Becca, direttore Ifab: “Con la nascita del centro nazionale di supercalcolo, Ifab diventa un attore ancor più importante, in grado di unire il mondo della ricerca e imprese in una strategia comune per l’innovazione”.

“Consapevole del fortissimo impatto che le nuove tecnologie possono avere sulla nostra vita- aggiunge- Ifab si impegna a stimolare una proficua collaborazione tra la ricerca e il contesto socio-economico, sostenendo e promuovendo progetti innovativi con ricadute applicative per contribuire a uno sviluppo sociale più aperto, sostenibile e inclusivo”.

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