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Tennis, Zverev accusato di violenza dall’ex compagna. Lei: “Mi prendeva al collo per un like sbagliato”

La storia diventa pubblica dopo l'intervista di Brenda Patea alla Suddeutsche Zeitung

Pubblicato:03-11-2023 10:39
Ultimo aggiornamento:03-11-2023 10:39
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Foto: Instagram

ROMA – Olga Sharipova l’aveva denunciato per averla presa a pugni, e per averla quasi soffocata con un cuscino. Brenda Patea lo accusa di averla “presa per il collo in corridoio”, per giorni quasi non riusciva a deglutire. “Bullshit”. “Stronzate”, le continua a definire Alexander Zverev. L’Atp aveva indagato sulle prime accuse, scagionandolo dopo 15 mesi di inchiesta “per mancanza di prove”. L’altra vicenda, quella che riguarda Patea, con la quale Zverev ha avuto un figlio dopo un anno di relazione, è ancora in mano ai tribunali tedeschi. Su richiesta del pubblico ministero, il 2 ottobre il tribunale distrettuale di Tiergarten ha emesso un’ordinanza penale contro Zverev: dovrà pagare 90 rate giornaliere – una multa totale di 450.000 euro – per semplici lesioni personali. Zverev ha presentato ricorso contro il provvedimento penale e respinge le accuse.

LE VIOLENZE DI ZVEREV

Ora la verità di Brenda Patea diventa pubblica. La Suddeutsche Zeitung ha i verbali delle accuse. E ha parlato con lei. “Non voglio essere messa a tacere”, dice dopo anni di silenzio. Nell’ufficio del suo avvocato, Patea descrive il suo ex compagno come un uomo geloso. Lui le prendeva ripetutamente il cellulare, racconta, e a volte bastava un solo like sbagliato su Instagram. La rabbia si trasformava ripetutamente in violenza fisica contro di lei. Brenda Patea, scrive la SZ, non vuole descrivere con parole sue cosa è successo esattamente per non anticipare la dichiarazione che avrebbe dovuto fare in tribunale in un’eventuale udienza. L’aggressione principale sarebbe avvenuta una notte di metà maggio 2020 in un appartamento preso con Airbnb a Berlino: Zverev avrebbe spinto Patea contro il muro e avrebbe tentato di soffocarla durante una discussione nel corridoio. Successivamente ha avuto dolori alla gola e al collo e difficoltà a deglutire.


LA PROPOSTA DI ACCORDO CONFIDENZIALE

Patea è stata interrogata per diverse ore per diversi giorni da un rinomato psicologo legale. L’esito positivo del rapporto costituisce una prova fondamentale a favore dell’ordine del tribunale. La SZ racconta la storia dell’accordo confidenziale mai firmato da Patea. La bozza del contratto, pronto per essere firmato, è composta da nove pagine e regola la sicurezza finanziaria del bambino. Ad esempio, con un pagamento una tantum di 100.000 euro, di un generoso mantenimento e del diritto di vivere in una casa di Zverev. Patea avrebbe anche dovuto raggiungere Zverev sei volte all’anno con il bambino, all’estero, ovunque giocasse a tennis. Se Patea avesse firmato, non le sarebbe stato permesso di parlare delle sue presunte esperienze di violenza. Patea ha detto di aver anche contattato Olya Sharypova, l’altra ex che lo accusa. “Ho pensato di non essere sola”, ha detto.

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