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Di Battista attacca Di Maio: “Trasformista, chi lo conosce lo evita”

L'ex esponente del M5S critica il ministro degli Esteri: "È incline al più turpe compromesso pur di stare nei palazzi"

Pubblicato:03-08-2022 16:57
Ultimo aggiornamento:03-08-2022 16:57

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ROMA – “Luigi Di Maio non ha un voto. Chi conosce il fanciullo di oggi, lo evita. Trasformista, disposto a tutto, arrivista, incline al più turpe compromesso pur di stare nei palazzi“. Comincia così il post Facebook di Alessandro Di Battista contro l’ex amico e compagno di partito al Movimento 5 Stelle, oggi ministro degli Esteri e fondatore di Impegno Civico. “Perché il Pd dovrebbe concedergli il ‘diritto di tribuna’, un modo politicamente corretto per descrivere il solito paracadute sicuro, tipo la Boschi candidata a Bolzano nel 2018? Perché? – chiede Dibba – Che rassicurazioni ha avuto mesi fa, quando portava, insieme a Grillo, il Movimento 5 Stelle tra le braccia di Draghi?“.

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Dopo un’invettiva contro i giornalisti, che “dovrebbero avanzare queste domande a Di Maio”, l’ex esponente pentastellato sottolinea come a suo dire il ministro degli Esteri “abbia dilapidato un consenso colossale costruito con il sudore della fronte anche (e soprattutto) di persone che non hanno chiesto mai nulla in cambio. Calenda, che fino a poche ore fa fingeva attacchi di orticaria al solo sentir pronunciare il nome di Di Maio, sta zitto e buono. Ha ottenuto poltrone su poltrone e gli basta così”.


Poi Di Battista usa le stesse parole del leader M5S Giuseppe Conte: “La politica ridotta ad un ufficio di collocamento. Il Di Maio che ricordo io – ai tempi dell’onestà intellettuale o della fraudolenta recitazione – detestava il Pd come null’altro. Oggi, a quanto pare, il suo nome comparirà sotto il simbolo del Pd. Beh, se così fosse vi sarebbe una ragione in più per non votarli e per non avere nulla a che fare con loro. Questa è la politica politicante, ciò che più impedisce il cambiamento, ciò che è più distante dalle esigenze dei cittadini, dai loro drammi. Ciò che più allontana gli italiani dalle urne. Ciò che più indebolisce quel che resta della democrazia”.

“In tutto ciò qua si ‘rischia’ un rapido decesso anche per ‘Impegno Civico (per le natiche di Di Maio’) – prosegue Dibba riferendosi al neonato partito fondato dal titolare della Farnesina con Bruno Tabacci – Dopo ‘Insieme per la Colla Vinilica’ (riferimento al gruppo ‘Insieme per il futuro’ nato dopo la scissione dal M5S, ndr) un nuovo, fondamentale, strumento per la democrazia, potrebbe scomparire a breve. Complimenti vivissimi a quei 65 fenomeni che gli sono andati dietro nella speranza di un posizionamento – è l’ennesimo attacco di Di Battista – Un po’ come Aldo in ‘Tre uomini e un gamba’ adesso non possono né scendere né salire, né scendere né salire. Ma forse anche per loro c’è un ‘sentiero’. Tornino dignitosamente alle loro vite evitando di postare foto di Di Maio come fosse uno statista. Uno Statista pensa allo Stato, Di Maio pensa a se stesso”, conclude il post.

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