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ROMA – La dimostrazione che Benjamin Netanyahu “non è alla guida” o comunque una inversione a “u” dopo “anni di annunci populistici”: così oggi la stampa di Israele dopo la comunicazione del premier di un accordo con l’Onu sui migranti africani, con polemiche internazionali e successivo stop. Ad attaccare sono i principali giornali di Tel Aviv. Secondo ‘Haaretz’, quotidiano progressista, tra i più critici verso la coalizione di destra al governo, annunciando l’intesa con l’Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr) Netanyahu “è stato costretto ad ammettere che la soluzione migliore è quella contro la quale si è sempre battuto”.
Secondo il quotidiano conservatore ‘Jerusalem Post’, “Netanyahu ha dimostrato che non è alla guida perché sui migranti si è piegato agli alleati di coalizione”. La tesi è che sulla retromarcia di ieri sera abbia pesato lo stop di Naftali Bennett, capo del partito ultraortodosso HaBayit HaYehudi, favorevole alle deportazioni dei richiedenti asilo eritrei e sudanesi.
Secondo il leader dell’ala destra della coalizione, accogliere parte dei 40mila africani avrebbe significato trasformare Israele in “un paradiso dei migranti”. “Ore dopo una conferenza stampa drammatica – il commento del ‘Jerusalem Post’ – il premier è andato da quella che Bennett aveva definito una resa alla resa a Bennett”.
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