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Femminicidio a Grumo Nevano, la confessione del vicino di casa di Rosa: “Ho sentito delle voci nella testa”

Il 31enne, vicino di casa della vittima, è stato accompagnato nel carcere di Poggioreale, a Napoli

Pubblicato:03-02-2022 11:28
Ultimo aggiornamento:03-02-2022 11:42

prigione
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NAPOLI – Elpidio D’Ambra ha confessato di aver ucciso Rosa Alfieri, la 23enne ammazzata a Grumo Nevano (Napoli). In sede di interrogatorio l’uomo, difeso dal legale Dario Maisto, ha spiegato di aver commesso il femminicidio perché avrebbe sentito “delle voci nella testa” che l’avrebbero spinto ad uccidere. D’Ambra, fermato con l’accusa di omicidio volontario, ha però negato di aver abusato sessualmente della giovane.

Il 31enne è stato accompagnato nella casa circondariale di Poggioreale, a Napoli. Sono in corso approfondimenti per accertare le cause del delitto e le circostanze legate alla fuga dell’indagato.

Elpidio D’Ambra, dopo una fuga di 24 ore, è stato rintracciato ieri pomeriggio dai carabinieri del comando di Giugliano in Campania e dagli agenti del commissariato di pubblica sicurezza di Napoli-Bagnoli. L’uomo si trovava nell’ospedale San Paolo di Fuorigrotta, dove era arrivato per farsi curare. Avrebbe accusato un malore per aver trascorso un’intera giornata in strada dopo aver ucciso Rosa. L‘ipotesi più accreditata è che il 31enne abbia strangolato Rosa Alfieri nel suo appartamento di via Risorgimento, a Grumo Nevano, prima di far perdere le proprie tracce. A riconoscerlo due agenti della polizia di Stato di Bagnoli che si trovavano all’interno dell’ospedale, per altro servizio. Hanno notato l’uomo e lo hanno immediatamente riconosciuto grazie alle foto segnaletiche diffuse dalle forze dell’ordine.


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