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Israele bombarda Rafah: “Nostre richieste non accolte”

L'annuncio del primo ministro Benjamin Netanyahu. Israele non accoglie la proposta di cessate il fuoco, con la mediazione di Egitto e Qatar, appoggiata da Hamas

Pubblicato:06-05-2024 22:33
Ultimo aggiornamento:07-05-2024 10:16

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ROMA – Il governo di Israele ha deciso di andare avanti nell’offensiva contro Rafah sostenendo che la proposta di cessate il fuoco appoggiata oggi da Hamas non accolga “richieste essenziali” di Tel Aviv: lo ha reso noto l’ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu. In una dichiarazione rilanciata dal Times of Israel e da altri quotidiani si riferisce che le operazioni nell’area all’estremità sud della Striscia di Gaza continueranno con l’obiettivo di “esercitare pressione su Hamas”, al fine di “ottenere progressi per la liberazione degli ostaggi e il raggiungimento di altri scopi di guerra“.

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“OBIETTIVO ACCORDO A CONDIZIONI ACCETTABILI”

L’ufficio del primo ministro ha aggiunto che Israele manderà comunque propri delegati al Cairo per colloqui con i mediatori. L’intento sarebbe “esaurire le possibilità per ottenere un accordo a condizioni accettabili” per Tel Aviv. Sempre in serata, le forze armate di Israele hanno comunicato di essere impegnate in incursioni e bombardamenti nella parte orientale di Rafah. Stando a questa versione, i raid sono “mirati” e intendono colpire basi e combattenti di Hamas. Nell’area di Rafah si sono concentrate oltre un milione di persone per lo più già costrette alla fuga dai bombardamenti avviati da Tel Aviv su Gaza il 7 ottobre.


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