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Infantino e i selfie sorridenti vicino alla bara di Pelé, sui social è polemica

Il presidente della Fifa chiarisce: "Ho aiutato i compagni di Pelé che mi avevano chiesto una foto"

Pubblicato:03-01-2023 15:01
Ultimo aggiornamento:03-01-2023 17:30

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ROMA – Non un singolo episodio ma più scatti in posa, con il sorriso, vicino alla bara di Pelé. Gianni Infantino è di nuovo al centro delle polemiche dei social e non solo: dopo le vicende del Mondiale in Qatar, stavolta il presidente della Fifa fa parlare di sé per una serie di selfie scattati durante la veglia funebre della leggenda del calcio brasiliano e mondiale.

https://twitter.com/Fiodor1976/status/1610282806642450434

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All’interno di Vila Belmiro, lo stadio del Santos che ospita l’ultimo saluto a Pelé, Infantino ha iniziato a scattare con il cellulare alcune foto insieme ai presenti, non mancando di sorridere a pochi passi dalla salma. Sui social si è subito scatenata un’ondata di indignazione da parte di chi accusa il numero uno del calcio mondiale di mancanza di rispetto verso il mito brasiliano e la sua famiglia. E c’è chi evoca il predecessore di Infantino: “Nemmeno Blatter sarebbe stato così narcisista da scattarsi un selfie davanti a una bara”, scrive un utente su Twitter.


LE PAROLE DI INFANTINO

Per rispondere alle critiche e spegnere le polemiche, Infantino ha scritto un lungo post su Instagram, corredato dalla foto delle polemiche. “Ero onorato che i compagni di squadra e i familiari di Pelé mi chiedessero di fare foto con loro. E ovviamente ho accettato subito“.

Nel caso del selfie incriminato, il numero uno del calcio mondiale spiega: “I compagni di Pelé mi hanno chiesto di fare un selfie tutti insieme, ma non sapevano come scattarlo. Quindi, per essere d’aiuto, ho preso il telefono di uno di loro e fatto la foto. Se essere d’aiuto a un compagno di Pelé scatena critiche, ne sono felice e continuerò a esserlo per coloro i quali hanno contribuito a scrivere pagine leggendarie di calcio”.

Il presidente della Fifa aggiunge: “Ho così tanto rispetto e ammirazione per Pelé e per la cerimonia di ieri che non avrei mai fatto nulla che potesse essere irrispettoso, in alcuna maniera” E conclude con un contrattacco: “Spero che chi ha detto certe cose senza sapere o cercare informazioni abbia la decenza e il coraggio di ammettere di essersi sbagliato“.

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