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Messico, mille gravidanze precoci al giorno: pesano le disuguaglianze sociali

Primato negativo tra i Paesi Ocse. E le native sono esposte al rischio 1,6 volte di più rispetto al resto della popolazione

Pubblicato:02-09-2022 16:50
Ultimo aggiornamento:02-09-2022 16:50
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Ogni giorno in Messico si verificano circa 1000 nascite da gravidanze precoci, quelle cioè in cui la madre ha un’età non superiore ai 19 anni. Si tratta di circa 365mila parti all’anno. Nel 2020 quasi 9mila di queste nascite hanno riguardato ragazze che non avevano ancora compiuto 14 anni.
I dati, riferisce il quotidiano La Jornada, sono stati presentati a Città del Messico nel corso di una conferenza sulla Estrategia para la Prevención del Embarazo en Adolescentes (Enapea) del governo.

UN PROBLEMA CHE COLPISCE SOPRATTUTTO LE RAGAZZE DEI CETI POVERI

I numeri diffusi nel corso dell’incontro indicano che il Messico il più Paese con il più alto tasso di gravidanze precoci fra quelli parte dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse): 67,7 ogni mille abitanti. Questo dato è comunque la metà di quello che si registrava in Messico negli anni ’70. Per capire la rilevanza di questi dati può essere utile paragonarli a quelli dell’Italia: nel 2016, secondo un report della ong Terres des hommes, nel nostro Paese hanno avuto un bambino 1539 ragazze adolescenti.
Nel corso dell’incontro è stato sottolineato come il fenomeno delle gravidanze precoci riguardi maggiormente le ragazze meno abbienti e che risiedono nelle zone rurali così come le giovani che si riconoscono come native, che hanno 1,6 volte in più rispetto alla media la possibilità di rimanere incinta entro i 19 anni.
Una gravidanza precoce, ha sottolineato inoltre Silvia Giorguli, presidente del (Colmex) che ha curato un rapporto presentato durante l’incontro, ha gravi ripercussioni sulla possibilità delle madri di terminare gli studi – solo il 13 per cento delle giovani prosegue gli studi – e di trovare un lavoro soddisfacente.
Tra gli obiettivi dell’Enapea, lanciata nel 2015, c’è l’eliminazione completa della maternità infantile.


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