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VIDEO | 2 agosto, Schlein: “Non accetteremo ulteriori depistaggi o tentativi di riscrivere la storia”

Elly Schlein ha partecipato al corteo per ricordare i 43 anni dalla strage del 2 agosto 1980 a Bologna: "Continuiamo a chiedere piena verità e giustizia"

Pubblicato:02-08-2023 15:36
Ultimo aggiornamento:02-08-2023 15:36
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paolo bolognesi elly schlein
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di Vania Vorcelli, Andrea Sangermano, Angela Sannai

BOLOGNA – “Non accettiamo alcun tentativo di depistaggio ulteriore, alcun tentativo di riscrivere la storia“. È il monito della segretaria del Pd, Elly Schlein a margine del corteo che ha raggiunto Piazza Medaglie d’oro per la commemorazione delle vittime della strage di Bologna. “Come ogni anno qui a Bologna al fianco dei familiari delle vittime della strage. Le evidenze processuali già chiariscono che questa è stata una strage di matrice neofascista e anche con un intento eversivo. Continuiamo a chiedere la piena verità e giustizia”, scandisce Schlein.

“C’è un diritto alla verità che non appartiene soltanto, anche se per primi, ai familiari delle vittime, ma appartiene alla nostra Repubblica, a tutta la cittadinanza”, ricorda la leader dem. “Come ogni anno è bello vedere che c’è una forte partecipazione comunitaria. Tutta la città di Bologna si stringe attorno ai familiari, ma anche la regione e tante persone dal resto d’Italia, per stare al fianco ai familiari e continuare a chiedere verità e giustizia”, aggiunge. “Quindi, siamo ancora qui e siamo ancora qui a manifestare tutto il nostro impegno in questa direzione”, conclude.


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BOLOGNESI A SCHLEIN: “NORDIO? PICCHIATEGLI IN TESTA”

Dovete picchiargli in testa“. Paolo Bolognesi non ci gira intorno e a Elly Schlein, segretaria del Pd, al termine della commemorazione della strage alla stazione di Bologna lascia in dote l’esortazione a calcare la mano in Parlamento su Carlo Nordio, ministro della Giustizia. Da giorni, Bolognesi ha nel mirino il Guardasigilli per le dichiarazioni rese in Parlamento, che avvallerebbero la tesi della difesa dell’ex Nar Gilberto Cavallini a favore dell’annullamento del processo di primo grado per raggiunti limiti d’età di alcuni giudici popolari. Bolognesi accusa Nordio di aver detto il falso in Parlamento. E quindi esorta il Pd a farsi sentire. “Dovete picchiargli in testa. Almeno, io farei così…”, dice dunque Bolognesi a Schlein, prima di salutarsi alla fine della cerimonia, dopo aver deposto una corona di fiori al cippo al primo binario dedicato al ferroviere Silver Sirotti, eroe dell’attentato all’Italicus del 1974.

Con la stampa, il presidente dell’associazione dei familiari delle vittime torna poi ancora una volta sull’argomento. “A me non interessa se Nordio resta lì o se ne va- spiega- saranno le forze politiche a decidere cosa fare. Io voglio che chieda scusa ai familiari delle vittime”. Grazie alle ultime sentenze sul 2 agosto, ricorda del resto Bolognesi, è stato “scoperchiato tutto il retroscena della strage: siamo arrivati ai mandati, ai finanziatori e ai servizi segreti che hanno collaborato. Non vogliamo che venga disperso tutto da stupidaggini o da operazioni depistanti. In questo caso Nordio ci ha messo del suo per cercare di creare dei problemi al processo d’appello per uno degli assassini. E credo che questo sia da rimarcare, anche perchè queste balle le ha raccontate in Parlamento e il Parlamento dovrebbe quantomeno reagire e dirgli che queste cose non si devono fare. Poi io sarei anche molto più pesante”.

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BONACCINI: “OPPOSIZIONE DURISSIMA A CHI VUOLE RISCRIVERE VERITÀ”

Chi prova a riscrivere la verità sulla strage di Bologna “anche in parlamento, qui troverà una opposizione durissima”. Lo dice il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, durante il suo discorso nel cortile di palazzo d’Accursio. “Da qualche anno ci sentiamo più vicini alla verità perché l’arresto di Paolo Bellini anche dal punto di vista giudiziario delinea meglio il quadro dei mandanti, i fiancheggiatori e i finanziatori della strage- premette-. Sarà per questo che hanno ricominciato a risollevarsi voci che mirano ad attenuare le responsabilità emerse o che in alcuni casi punterebbero a riscrivere quanto accaduto e quanto già sancito in tribunale. Ecco, lo voglio dire a queste persone, ovunque esse siano, anche in parlamento, che troveranno qui una opposizione durissima”. E “non può cadere nel vuoto, caro Paolo Bolognesi, l’allarme sul rischio di annullamento di condanna, in particolare quello in primo grado del neofascista Cavallini, perché non dobbiamo dare alcun tipo di sponda a queste operazioni”, riferisce il presidente della Regione.

Quella di Bologna, dice ancora Bonaccini, è una strage che ha segnato la storia contemporanea, un dramma per Bologna e l’Emilia-Romagna e “una ferita che possiamo lenire ma mai rimarginare”. Bonaccini parla poi delle false testimonianze che “hanno impedito la ricerca della verità“, sottolineando che però “la ricerca di tutta la verità è un obiettivo al quale tutti noi non intendiamo arretrare di un centimetro. Posso garantire che non lo faremo mai”. Partecipare come Comune e come Regione come parte civile al processo, prosegue, “è un dovere morale verso le vittime, per i loro familiari e per le comunità drammaticamente colpite”. Come è stato un dovere, “prima volta in Italia”, aver voluto digitalizzare tutti gli atti processuali dei processi per strage e terrorismo che si sono tenuti alla Corte d’assise di Bologna. E che si stanno estendendo anche ad altri processi “drammatici”, come quello della Uno bianca. E anche qualche anno fa di approvare la legge regionale sulla memoria del Novecento “perché come ha detto qualcuno più importante di me, un paese che non conosce il proprio passato rischia di riviverne le pagine peggiori”.

Come ogni anno “ci ritroviamo per chiedere verità e giustizia” e per ribadire che “la Regione resta al fianco dell’associazione familiari delle vittime”. Durante il corteo, Bonaccini si dice poi “contento” della presenza della leader Pd Elly Schlein. “Ma non avevo dubbi- dice- è un dovere anche politico essere, guai a mettere in discussione le verità accertate”. Sulle parole del ministro Piantedosi, invece, sorvola. “Non pensavo rispondesse qui alle domande di Bolognesi- dice Bonaccini- è comunque importante che sia qui a rappresentare il Governo”.

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