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VIDEO | Al via l’assemblea costituente di Sud chiama Nord. Cateno De Luca: “Nasce la rete dei movimenti civici”

Intervista al leader del movimento in vista dell'appuntamento a Roma il 3 e 4 marzo

Pubblicato:02-03-2023 16:13
Ultimo aggiornamento:02-03-2023 16:32

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ROMA – Domani e sabato si terrà a Roma l’assemblea costituente di ‘Sud chiama nord’ per chiamare a raccolta tutti i movimenti autonomisti. Il leader è Cateno De Luca che ha lanciato “un appello per fare una rete del civismo, un sistema federale per poter valorizzare le esperienze del territorio”, spiega in una videointervista con la Dire.

“Il comune denominatore è l’equità territoriale– sottolinea- e questo prescinde dalle esperienze politiche di ognuno di noi, tutti quanti abbiamo avuto una storia politica. Io sono stato democristiano sturziano, ad esempio, comunque il nostro approccio non sarà ideologico, ma sostanziale e soprattutto di buonsenso. Ecco quale sarà l’elemento che noi metteremo in campo per unire le forze”.

De Luca è stato protagonista del movimento regionale ‘Sicilia vera’, un percorso cominciato nel 2007. “Io ho fatto il sindaco a Fiumedinisi, a Santa Teresa di Riva, poi a Messina, ora mi sto candidando a sindaco di Taormina”. Con il progetto ‘Sud chiama Nord’ alle elezioni politiche “abbiamo ottenuto l’1% a livello nazionale, abbiamo eletto nei collegi uninominali un senatore e un deputato”, continua De Luca. “Il modello che abbiamo portato avanti con successo in Sicilia – dove ho conseguito 500 mila voti arrivando secondo come candidato alla regione – lo vorremmo replicare in ambito nazionale, mettendo a disposizione la nostra esperienza a tutti quei movimenti civici che vogliono portare il loro valore aggiunto alle elezioni politiche ed europee“.

AUTONOMIA. CATENO DE LUCA: NO A RIFORMA CHE ACCENTUA DIVARI

Per De Luca “la fase politica che stiamo vivendo va avanti per iperbole, per like. Cavalcare e buttare benzina sul fuoco sull’autonomia differenziata non fa bene all’Italia”. Secondo il leader di ‘Sud chiama Nord’, il provvedimento del ministro Calderoli sull’autonomia rischia di “accentuare i divari. Bisogna garantire gli stessi punti di partenza e per poterlo fare non basta il concetto dei livelli essenziali delle prestazioni, i Lep, noi dovremmo parlare di livelli uniformi, un concetto totalmente diverso e che guarda realmente anche all’individuo perché qui qualcuno ha sovvertito i principi costituzionali“.


De Luca continua: “Questa guerra tra territori, questa guerra tra poveri non fa altro che creare le condizioni per spezzare il sistema Italia. Noi diciamo che bisogna rivedere il patto tra persone di buonsenso, mentre oggi l’autonomia è un elemento divisivo propugnato da una forza politica che va sempre perdendo consensi. Bisogna approcciarsi in modo diverso e ovviamente puntare a risolvere la questione”.

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