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Covid, tensione nel Governo sulle nuove norme. Lega: “Sono discriminatorie”. Pd: “Preoccupante”

La delegazione del Carroccio in Consiglio dei ministri non vota il decreto. I dem: "Speriamo sia solo un incidente di percorso, si rischia instabilità"

Pubblicato:02-02-2022 20:56
Ultimo aggiornamento:03-02-2022 10:20

matteo salvini enrico letta
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ROMA – Dopo l’elezione del presidente della Repubblica, è subito tensione nel Governo. Le nuove regole su green pass, restrizioni e protocollo Covid a scuola, approvate in Consiglio dei ministri, non hanno avuto il via libera della Lega, che non ha votato il decreto. “Pur condividendo le misure di apertura contenute nel decreto approvato oggi in Cdm, in coscienza non potevamo approvare la discriminazione tra bambini vaccinati e non vaccinati“. Così i ministri del Carroccio Giancarlo Giorgetti, Massimo Garavaglia ed Erika Stefani. “I dati ci dicono, per fortuna, che i contagi scendono quotidianamente e nostro dovere è lavorare con determinazione alle questioni concrete per risolvere i problemi del Paese“, conclude la delegazione leghista dell’esecutivo.

PD: “SI RISCHIA INSTABILITÀ, MAGGIORANZA TORNI COMPATTA”

“Quanto accaduto oggi in Cdm è un atto preoccupante che rischia di aumentare l’instabilità e creare nuova confusione nel Paese“. Così fonti del Partito democratico sulla scelta della Lega di non votare il nuovo decreto varato dall’esecutivo. “Noi – aggiungono le fonti dem – siamo determinati a sostenere, col massimo dell’impegno e della responsabilità, l’operato del Governo, che in questi giorni ha dimostrato di voler rilanciare subito la sua azione riformatrice, nel contrasto alla pandemia e nell’attuazione del Pnrr. Salvini e la Lega hanno a più riprese affermato giustamente di avere a cuore il rafforzamento dell’esecutivo nell’interesse dell’Italia. Confidiamo, quindi, che quello di oggi sia solo un incidente di percorso e che da domani la maggioranza torni compattamente al fianco del presidente del Consiglio”.

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BIANCHI: “NESSUNO SCONTRO CON LA LEGA”

In conferenza stampa, il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha provato a buttare acqua sul fuoco: “La discussione è stata straordinariamente responsabile da parte di tutti. Non c’è stato né scontro né polemica ma solo una precisazione da parte dei colleghi della Lega, registrata con la massima attenzione e responsabilità da parte di tutti. Il clima sempre aperto e disponibile a un confronto sereno e responsabile è alla base del nostro lavoro“.

Il ministro ha aggiunto: “Per gli studenti piccoli abbiamo ragionato molto, c’è stata una lunga riflessione. Non c’è nessuna attitudine a discriminare tra bambini vaccinati e no, c’è però una chiara indicazione e un riconoscimento nei confronti delle famiglie che già hanno fatto questa scelta. E c’è la necessità di accelerare la disponibilità di vaccini. Nel concetto di vaccinati ci sono poi anche i guariti, che sono immunizzati. Una percentuale cresciuta molto negli ultimi giorni”.

Bianchi ha sottolineato che si tratta di “un segnale importante. C’è stato un dibattito importante, nel massimo rispetto di tutti. Ma stiamo riportando il Paese verso una nuova normalità, che pone i nostri bambini al centro”.

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