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Minori, l’avvocata Nacca: “Su minori e Pas il sistema della giustizia è distorsivo”

La legale, presente in piazza a Montecitorio per la protesta contro la Sindrome di alienazione parentale, spiega: "Dopo l'ordinanza della Cassazione nulla è cambiato"

Pubblicato:01-09-2021 10:23
Ultimo aggiornamento:01-09-2021 10:23

manifestazione montecitorio roma pas
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ROMA – In piazza “non solo contro l’uso della sindrome da alienazione parentale (Pas), ma contro un sistema distorsivo che utilizza da vent’anni nei tribunali varie teorie che non possono essere definite psicologiche“. Ad usare queste teorie “mai approvate dalla comunità internazionale accademica o dal ministero della Salute” sono “spesso i giudici, che inconsapevolmente imbavagliano bambini e mamme che denunciano violenze domestiche e abusi sessuali incestuosi”. Così all’agenzia Dire l’avvocata Michela Nacca, presidente dell’associazione Maison Antigone, presente in piazza Montecitorio dove si protesta contro la sindrome da alienazione parentale (Pas), spesso utilizzata nei tribunali per determinare l’affido dei minori o l’allontanamento dei bambini in case famiglia.

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I NUMERI DEL FENOMENO

In Italia, spiega l’avvocata, “il 25% delle separazioni genitoriali è conflittuale. Sapendo che ci sono circa 60-70mila separazioni genitoriali l’anno, il 25% di queste nasconde i reali numeri del fenomeno di cui parliamo”. Anche la Commissione femminicidio in quest’anno ha cominciato ad acquisire i fascicoli processuali, “nello scorso maggio la presidente Valente aveva comunicato di aver acquisito oltre 1.500 fascicoli, ma da presidente dell’associazione – afferma l’avvocata – posso dire che in realtà il numero dei casi è nettamente superiore. Molte donne non denunciano per paura di ritorsioni”. Altre Commissioni, come quella Affidi o Infanzia, “sono piuttosto silenti. A volte – rileva Nacca – sembra si abbia un atteggiamento erroneo su questo dramma, sembra non ci si renda conto della dimensione del problema. Nelle ultime settimane sono stata contattata addirittura da due madri giudici, anche loro rivittimizzate, e ora stanno subendo le stesse distorsioni di tante altre mamme. Le donne oggi in piazza sono solo la punta dell’iceberg”.


“DOPO L’ORDINANZA DELLA CASSAZIONE NULLA È CAMBIATO”

E poco è cambiato dal maggio di quest’anno, quando anche la Cassazione si era espressa contro la Pas bollandola come ‘teoria nazista’. “Pensavamo in un cambio di rotta ma viceversa abbiamo constatato accanimento. La magistratura – ammette l’avvocata Nacca – ancora non è pronta a capire che tra le prime vittime di questo sistema distorsivo non ci sono tanto le mamme e i bambini, ma c’è proprio la giustizia”.

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